Fermati in dogana con 52mila euro: marito e moglie coreani nei guai

Sono quasi dodici i milioni di euro intercettati dalla guardia di finanza solo negli ultimi sette mesi di Paola Pioppi

Ancora sequestri in dogana

Ancora sequestri in dogana

Como, 14 settembre 2014 - Gli ultimi erano coreani. Marito e moglie con 52mila euro nascosti nei bagagli, e non dichiarati. Arrivano da tutto il mondo, e quel paio di informazioni che servono a non farsi rovinare il viaggio, le hanno ben chiare: la prima in classifica è quando devono nascondere i soldi per non farsi decurtare il tesoretto.  Sanno bene che fino a 10mila euro non ci sono problemi quando passi dalla Svizzera all’Italia, e quei contanti li esibiscono volentieri, soprattutto se servono a convincere i finanzieri che non c’è niente altro. Nel frattempo però, la cifra veramente importante, l’hanno nascosta nei bagagli, nella ruota di scorta, nelle mutande e nel reggiseno delle mogli, sotto i tappetini delle auto. Quando vengono scoperti, la sanzione per loro è una sola, la peggiore: consegnare allo Stato italiano una parte di quel denaro che non si sa da dove arriva e dove è diretto, ma che non può viaggiare nascosto. Anche questi ultimi, rispettando un copione quotidiano, sono stati scoperti dai finanzieri del Gruppo di Ponte Chiasso in servizio al valico autostradale di Brogeda. Viaggiavano si Mercedes ML350, e hanno assicurato ai militari di non trasportare né merci né valuta. Invece sono spuntati 28mila euro in contanti all’interno di una valigia di uno dei due transitanti, e altrettanti 24mila euro trasportati dall’altro passeggero, nascosti in un borsello. A quel punto si è applicata la normativa valutaria, grazie alla quale la coppia coreana ha potuto estinguere immediatamente la violazione commessa con il pagamento di una sanzione ridotta, pari a una somma di poco inferiore ai cinquemila euro. Negli uffici della dogana, queste pratiche costituiscono l’ordine del giorno, ripetute centinaia di volte in una anno, e spesso per cifre di questa entità, tra i 50mila e i 200mila euro. Nei primi sette mesi dell’anno, sono stati intercettati dalla Guardia di finanza in servizi al valico 11 milioni e 820mila euro, con 879mila euro di sequestri valutari, pari a 660 violazioni. I dati del flusso contrario, dall’Italia verso la Svizzera, parlano invece di 41 infrazioni, oltre 5 milioni e 667mila euro intercettati e 2 milioni e 556mila euro sequestrati.