Rivarossi, addio collezione di trenini. A Sagnino scatta la protesta

Amanti dei modellini manifestano dove c’era l'azienda

Protesta Rivarossi a Sagnino

Protesta Rivarossi a Sagnino

Como, 22 luglio 2017 - Più che con la Hornby Hobbies, che si è venduta tutti e 7.500 pezzi della collezione Rivarossi, ce l’hanno con il Comune di Como al quale, due anni e mezzo fa, avevano chiesto di attivarsi per aprire un museo in città dedicato ai celebri trenini. Così ieri mattina a Sagnino nella piazza sorta dove un tempo c’era l’azienda, che nel 2000 si trasferì in Veneto, è andata in scena la protesta. Un gruppetto di appassionati di fermodellismo, capitanato da VittorioMottola che la primavera scorsa aveva corso senza successo anche per le primarie del Pd, ha manifestato con tanto di cartelli e striscioni.

«Negli ultimi cinque anni grazie al comitato nato per promuovere un monumento alla memoria dell’ingegner Alessandro Rossi abbiamo portato avanti numerose attività – spiegaMottola – riuscendo a far intitolare una piazza alla sua figura, ma il nostro obiettivo finale era creare a Como un museo con i trenini della fabbrica Rivarossi. Ci ha sostenuto per anni anche la signora Giancarla Rossi, sorella dell’ingegnere, che purtroppo è venuta a mancare tre anni fa. Addirittura eravamo riusciti a contattare la Hornby che era interessata alla nostra richiesta ed erano pronti a donarci anche un grande plastico che è stata l’attrazione della mostra che abbiamo organizzato al Broletto nel 2013». Del progetto si sarebbe dovuto occupare il Comune che si era impegnato a far pervenire alla Hornby una proposta. «Ce l’avevano promesso il sindaco Mario Lucini e l’assessore ai Lavori Pubblici, Daniela Gerosa, ma evidentemente quella proposta è rimasta nel cassetto – conclude Mottola – Adesso che la collezione è stata venduta quel sogno rischia di diventare irrealizzabile, rimane il rimpianto per non esserci mossi due anni fa, quando ancora la Hornby non aveva venduto i 7.500 pezzi».