Strage di Erba, la difesa di Olindo e Rosa ricorre in Cassazione

Secondo gli avvocati degli imputati è "eccentrico" il no all'incidente probatorio su nuove prove

Olindo e Rosa (Cusa)

Olindo e Rosa (Cusa)

Erba (Como), 19 febbraio 2018 -  Strage di Erba, è ritenuto "a dir poco eccentrico" dai difensori di Olindo Romano e Rosa Bazzi, che lo hanno impugnato in Cassazione, il provvedimento dei giudici della Corte d'appello di Brescia che non hanno ammesso l'incidente probatorio su nuovi reperti mai analizzati sulla scena dei delitti dell'11 dicembre del 1996.

I difensori della coppia condannata all' ergastolo per l'eccidio (quattro vittime mentre una quinta persona si salvò per quanto ferita gravemente) nel ricorso alla Suprema Corte lamentano il fatto che i giudici bresciani non si sarebbero attenuti alle linee imposte dalla Cassazione (che aveva annullato una loro precedente decisione) e parlano di "cambio di rotta" della Corte d'appello che, durante l'udienza, aveva di fatto ammesso l'incidente probatorio, tanto che era ne era stata fissata un'altra per la nomina dei consulenti. L'unica "questione" nuova era stata quella su chi dovesse anticipare le spese per gli accertamenti. La difesa aveva spiegato che gli anticipi sarebbero stati a carico dei coniugi Romano dopo una "raccolta di fondi di iniziativa popolare".