Soccorso alpino, l’incoscienza pagata a caro prezzo: il salvataggio costa 25mila euro

Il Soccorso alpino presenta il conto a 32 sprovveduti escursionisti

Soccorso alpino (Foto archivio)

Soccorso alpino (Foto archivio)

Como, 18 agosto 2016 - Sono 32 i verbali fatturati agli utenti della montagna che sono stati soccorsi, senza avere necessità sanitarie, e che si sono comportati in modo inappropriato o imprudente. Così, da aprile ad oggi la norma regionale sui soccorsi in montagna del marzo 2015 che ha avuto la Deliberazione della Giunta regionale applicativa nel novembre dell’anno scorso, ha dato il via alle sanzioni. Quindici di questi verbali sono stati emessi da Soreu Alpi e 17 da Soreu Laghi. Le cifre variano ma mediamente il costo è intorno ai 780 euro che è la quota massima esigibile per ogni intervento. Il sistema, che sta entrando a regime in questi mesi, prevede che la diverse delegazione del Soccorso alpino lombardo compilino una scheda di rilevazione del comportamento nei casi in cui si riscontrano azioni imprudenti e inappropriate in montagna che fortunatamente non hanno dato luogo a eventi sanitari. Queste schede vengono poi sottoposte a un comitato tecnico regionale con lo scopo di avere un criterio uniforme di valutazione dei diversi interventi. Una volta eliminate quelle ritenute non sanzionabili le Aziende socio sanitarie territoriali di Como e Bergamo provvedono all’emissione delle fatture a carico delle persone soccorse.

«Possiamo equipararlo per semplificare - spiegano all’Agenzia regionale emergenze e urgenze - al codice bianco che arriva in Pronto soccorso e che viene fatto pagare perché non c’è un’urgenza sanitaria. Nel caso del soccorso in montagna, l’utente che ha tenuto un comportamento inappropriato ha messo in moto una macchina dei soccorsi complessa e costosa, che prevede spesso anche l’intervento dell’elicottero, viene quindi chiamato a contribuire alle spese sostenute per l’intervento che lo ha fatto recuperare». Gli introiti di queste sanzioni vengono poi messi nel bilancio di Regione Lombardia. Di fatto l’applicazione rigorosa della norma è stata avviata quattro mesi fa, perché dall’entrata della Delibera rgionale è stato necessario strutturare la commissione e al momento ci sono ancora 13 schede di rilevazione presentate nel corso del mese di agosto che devono essere ancora vagliate per eventualmente dare seguito alla fatturazione.