Droga nascosta in un doppiofondo dell'auto, maxi sequestro in dogana a Brogeda/ VIDEO

Cocaina, morfina e marijuana che avrebbe fruttato oltre 3 milioni e mezzo di euro. Arrestato un 48enne, a cui è sono stati sequestrati vettura, cellulari, carte di credito, navigatore satellitare e denaro contante

La droga sequestrata al valico di Brogeda

La droga sequestrata al valico di Brogeda

Como, 24 settembre 2016 - Maxi sequestro di droga al valico di Brogeda. I militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Ponte Chiasso in collaborazione con i funzionari doganali hanno sequestrato 17,580 kg di cocaina, 10,100 kg di morfina e 60 grammi di marijuana. Lo stupefacente era stato nascosto all’interno di un ingegnoso doppiofondo, ricavato sotto il pianale del cofano posteriore di una Seat Altea, guidata da un insospettabile 48enne croato, residente in Germania. Il vano occulto, preparato ad hoc, era difficile da individuare ed apribile unicamente con l’utilizzo di una apposita chiave che permetteva lo sblocco meccanico dello stesso.

Giovedì pomeriggio, tra le migliaia di autoveicoli provenienti dal nord Europa incolonnate alla frontiera, è stata selezionata l’automobile guidata dal 48enne. Presentandosi con scarno bagaglio l’uomo, apparentemente tranquillo, ha insospettito i finanzieri al valico, i quali hanno deciso di sottoporre ad un'approfondita ispezione il veicolo alla “buca”, un’officina in dotazione alle Fiamme Gialle, dove sono entrati in azione i “cacciavitisti”, che hanno smontato e rimontato l’auto alla ricerca di doppifondi. L’ispezione veicolare condotta dai militari ha fatto trovare nell’automobile 15 panetti di cocaina da circa 1,170 Kg. per un totale di 17,580 kg di cocaina, 10 sacchetti di morfina da 1,010 Kg. per un totale di 10,100 kg di morfina e 60 grammi di marijuana. L’uomo è stato arrestato per traffico internazionale di stupefacenti mentre è scattato il sequestro per l’autovettura, i quattro telefoni cellulari, 2 carte di credito/debito, il navigatore satellitare e denaro contante per complessivi 1450 euro e una banconota da 50 Kune croate. La sostanza stupefacente, per effetto dei numerosi “tagli” che avrebbe potuto subire grazie all’elevato grado di purezza, una volta immessa sul mercato dei consumatori avrebbe fruttato oltre 3 milioni e mezzo di Euro. Sono ora in corso le indagini alla ricerca di eventuali complici dell’arrestato.