San Fermo, colpi di arma da fuoco contro l'abitazione del sindaco

Tre proiettili hanno raggiunto la casa di via Cantone

Pierluigi Mascetti

Pierluigi Mascetti

San Fermo della Battaglia (Como), 26 luglio 2017 - Una serie di colpi di arma da fuoco esplosi contro l’abitazione del sindaco di San Fermo della Battaglia, Pierluigi Mascetti. Sono stati scoperti nella tarda mattinata di ieri, anche se l’episodio risale certamente ad alcune ore prima, ed è da collocare durante le ore notturne. Secondo quanto ricostruito finora dai carabinieri del Reparto Investigativo di Como, sarebbero tre i proiettili che hanno raggiunto l’abitazione di via Cantone, dove il primo cittadino vive con la famiglia. In tutti i casi si sarebbero fermati all’esterno: due contro le persiane di una portafinestra, e il terzo contro il muro esterno dell’edificio, cadendo a terra in giardino. 

Tuttavia i rilievi sono stati fatti per tutto il pomeriggio per ricostruire quanto più possibile, a partire dai ritrovamenti balistici. Le ogive recuperate rivelerebbero che si potrebbe trattare di un calibro 22, ancora da confermare dopo gli esami balistici. Altri aspetti su cui i militari hanno lavorato nell’immediatezza, sono la direzione dei colpi e il punto da cui sono stati esplosi, e la ricerca di eventuali testimoni che possano aver sentito o visto. Ieri sono inoltre partiti tutti gli accertamenti per capire a quale contesto ricondurre tale minaccia. Tendenzialmente sembra essere esclusa, al momento, l’ipotesi legata a forme di criminalità organizzata, e gli inquirenti – coordinati dal sostituto procuratore di Como Mariano Fadda - si stanno concentrando su tutte le altre attività condotte a livello amministrativo negli ultimi mesi. Con maggiore attenzione, ovviamente, su quelle possono aver rivelato criticità, anche solo in via ipotetica. Ma di fatto, indicazioni precise per il momento non ce ne sono. 

A scoprire i proiettili esplosi contro la sua casa, è stato lo stesso sindaco Mascetti, nella tarda mattinata di ieri, che si è subito rivolto ai carabinieri. Oltre al movente di tale gesto, il lavoro dei carabinieri si sta concentrando anche sulle modalità: una minaccia per la quale si è resa necessaria la disponibilità di una pistola e la capacità di sparare andando a segno, esponendosi al rischio di essere visti. Già alcuni anni fa il sindaco era stato destinatario di un piccolo danneggiamento, quando aveva preso fuoco lo zerbino della sua abitazione, ma la possibilità di mettere in relazione i due episodi viene del tutto esclusa.