San Fermo, l'ospedale Sant'Anna invita alla donazione del cordone ombelicale

Una miniera di cellule staminali che possono essere utilizzate per salvare bambini e adulti da leucemie, linfomi e malattie congenite

All'ospedale Sant'Anna puntano alla raccolta del cordone ombelicale

All'ospedale Sant'Anna puntano alla raccolta del cordone ombelicale

San Fermo della Battaglia (Como), 20 febbraio 2018 - Da un bimbo appena venuto al mondo nasce una speranza di guarigione. “Dona il sangue del cordone ombelicale - salva una vita” è lo slogan della campagna di sensibilizzazione promossa dall’Azienda socio sanitaria territoriale Lariana. L’iniziativa è stata presentata stamattina all’ospedale Sant’Anna di San Fermo della Battaglia da Mariangela Ferradini, primario di Nefrologia e Dialisi e responsabile del Coordinamento Trapianti e Prelievi di organi e tessuti dell'Asst Lariana, Susanna Peverelli dell'U.O, di Anestesia e Rianimazione, Renato Maggi, primario di Ostricia e Ginecologia, Roberta Stefanel, caposala dell'U.O. di Ostetricia e Ginecologia, e Vincenzina Pais, ostetrica. Insieme a loro sono intervenute la professoressa Giovanna Giorgi del Liceo "P. Giovio" di Como, che si occupa del progetto "Alternanza Scuola - Lavoro", e la studentessa Beatrice Rossi, che ha collaborato alla predisposizione dei materiali di comunicazione e ha fatto lezione ai compagni di scuola su questo tema. “Il sangue cordonale – ha spiegato Ferradini - è il sangue del neonato, pari a 50-150 ml, che viene prelevato dai vasi sanguigni del cordone ombelicale al termine del parto. Il sangue cordonale contiene cellule staminali del sangue, dette "emopoietiche", in grado di riprodursi qualora trapiantate in un organismo che ne sia stato privato a causa alcune patologie, che possono guarire bambini e adulti affetti da gravissime malattie quali alcuni tipi di leucemie, linfomi, mielomi, sarcomi dei tessuti molli e possono essere utilizzate anche in alcune patologie congenite”. ""E importante - è intervenuto Maggi - promuovere la cultura del donare anche prima della gravidanza e orientare le famiglie alla scelta durante i corsi pre-parto e fornendo informazioni su siti ufficiaili, come il nostro o quello del Ministero della Salute". La donazione del sangue del cordone ombelicale non comporta rischi né per la mamma né per il bambino. Il cordone ombelicale è normalmente eliminato insieme ad altri residui del parto. Il prelievo viene effettuato quando il cordone è già stato reciso. Le cellule staminali contenute nel cordone ombelicale possono essere congelate e conservate a scopo trapianto per quei soggetti che non abbiano donatori apparentati o non trovino un donatore adulto compatibile nel Registro nazionale o internazionali.

“La proposta di donazione - prosegue - avviene generalmente nei corsi preparatori al parto. I criteri di idoneità alla donazione devono essere valutati attraverso la compilazione di apposita modulistica”. Si tratta del consenso informato per la raccolta e conservazione allogenica del sangue cordonale e per l'uso delle unità non idonee per il trapianto a scopo di ricerca, dell’informativa e il consenso per il trattamento dei dati personali per la donazione allogenica di sangue cordonale e per l'uso delle unità non idonee per il trapianto a scopo di ricerca, di un questionario anamnestico sulla storia clinica della famiglia del donatore e di un altro da sottoporre al padre del neonato.

Nel 2017 sono stati effettuati 119 prelievi su 1877 parti. Di questi, 94 sono quelli per la raccolta solidale e 25 per la raccolta autologa dedicata con conservazione all’estero. Si è verificato un aumento della raccolta solidale e una diminuzione di quello autologo all’estero. 

La presentazione della campagna di promozione sulla donazione del sangue cordonale è stata anche l’occasione per fare il punto sulle donazioni di organi e tessuti nell’Asst Lariana. Nel 2017 i donatori multiorgano segnalati sono stati 9 (ospedale Sant’Anna), 212 sono le cornee prelevate (110 al Sant’Anna, 102 nel presidio di Cantù-Mariano). Tre, invece, i donatori da cui sono stati prelevati i tessuti (osso, cute, vasi e valvole), e 23 i prelievi di tessuto muscolo scheletrico, in particolare le teste di femore da donatore vivente in occasione di interventi per l’impianto di protesi d’anca. Il passaggio di consegne