Rapina choc in villa, paura a Novedrate: coppia legata e rapinata

I tre banditi avevano i volti travisati e le armi in pugno

Sul luogo della rapina sono intervenuti i carabinieri di Cantù per tutti gli accertamenti d’obbligo nelle prime fasi

Sul luogo della rapina sono intervenuti i carabinieri di Cantù per tutti gli accertamenti d’obbligo nelle prime fasi

Novedrate (Como), 23 gennaio 2017 - Minacciati da tre uomini, italiani, tutti armati di pistola. Immobilizzati con fascette di plastica, rapinati dell’incasso della giornata di lavoro, e della loro auto. L’assalto è avvenuto sabato poco prima delle 20, all’interno di una villa isolata che si affaccia sulla Statale Novedratese. Quando i tre banditi hanno fatto irruzione nell’abitazione, c’era solo la proprietaria, una donna di 74 anni: era da poco tornata a casa e i tre sconosciuti le sono arrivati alle spalle, con il volto coperto da passamontagna e ognuno con una pistola in pugno. Sembrerebbe siano entrati dal garage, e da lì risaliti in casa, almeno secondo una prima ricostruzione. Parlavano italiano, senza nessuna inflessione dialettale. Per una quindicina di minuti, hanno obbligato la donna ad attendere l’arrivo del marito, un commerciante titolare di una tabaccheria a Cucciago. Quando ha messo piede in casa, hanno immobilizzato anche lui, obbligandolo a consegnare l’incasso della giornata di lavoro: circa 3.000 euro in contanti.

Per prima cosa lo hanno immobilizzato, utilizzando delle fascette di plastica, per poi passare al bottino. Dopo aver preso i contanti, i tre rapinatori hanno fatto il giro della casa, alla ricerca di altri valori, ma pare che non abbiano trovato nulla di loro interesse. Il bottino si è quindi ridotto al solo incasso della tabaccheria, a cui si è aggiunta l’auto della coppia, una vecchia Fiat Punto utilizzata dal commerciante per andare al lavoro. Con questa, la banda si è allontanata dall’abitazione. Quando sono riusciti a liberarsi, marito e moglie hanno dato l’allarme. Al di là dello spavento, tutt’altro che trascurabile, i due coniugi non hanno riportato ferite, e sembra non abbiano avuto nessuna conseguenza tale da dover necessitare di cure mediche. Di nazionalità italiana, probabilmente della zona o comunque senza alcun accento meridionale o dialettale, i tre rapinatori hanno dimostrato di conoscere le abitudini delle due vittime, viste le modalità con cui hanno agito: l’attesa del marito con l’incasso, la capacità di entrare in casa senza difficoltà, sfruttando gli ingressi secondari della casa. I due coniugi hanno subito dato l’allarme alle forze di polizia: sul luogo della rapina, sono intervenuti i carabinieri di Cantù, che ora hanno avviato le indagini, e fatto tutti gli accertamenti d’obbligo in queste prime fasi, alla ricerca di dettagli utili a risalire ai responsabili di questo colpo.