Porlezza, grazie a una scala per pesci le anguille potranno tornare nel Ceresio

Dopo mezzo secolo è stato inaugurato il canale per superare la diga di Isola Serafini

I pesci potranno superare la diga di Isola Serafini grazie a una scala tutta per loro

I pesci potranno superare la diga di Isola Serafini grazie a una scala tutta per loro

Porlezza (Como), 17 marzo 2017 - E’ stata inaugurata questa mattina presso la Centrale Enel Green Power Carlo Bobbio di Isola Serafini il corridoio di passaggio per la fauna ittica realizzato nell’ambito del progetto Life Con.Flu.Po, cofinanziato dall’Unione Europea. Grazie alla realizzazione di questa opera, la più grande in Italia di questo tipo e tra le maggiori a livello europeo, l'anguilla che da oltre cinquant'anni è sparita dalle acque del Ceresio potrebbe fare ritorno a casa. 

Il progetto che ha visto la Regione Lombardia come ente capofila, è stato sostenuto dalla Regione Emilia-Romagna, dall’Autorità di Bacino per il Po, dall’ Agenzia Interregionale per il Po, dalla Provincia di Piacenza, dalla Provincia di Rovigo e dal Parco Ticino Lombardo. Il passaggio per pesci è stato dotato di soluzioni innovative: nella parte centrale è presente una cabina di monitoraggio con due ampie vetrate subacquee ed un sistema di telecamere in grado di registrare 24 su 24 le specie ittiche in transito e la loro direzione di spostamento, permettendone la corretta identificazione. Nel settore a monte, è stato realizzato un sistema sperimentale di cattura formato da due telai mobili di grandi dimensioni in struttura metallica con pareti in rete, che vengono movimentati attraverso un apposito carro ponte.

Quando attivato, questo sistema permette la cattura del pesce in transito nei due rami e il successivo mantenimento degli esemplari catturati in un'apposita vasca centrale con acqua corrente. L’opera permette, dopo oltre 50 anni, di riconnettere al Mare Adriatico almeno altri 100 km a monte della diga lungo il corso principale del fiume Po, ed il reticolo idrografico ad esso sotteso che si estende per oltre 70.000 kmq, comprendendo i tanti sottobacini, tra cui quello del Ticino sino al Lago Maggiore e al Lago di Lugano. L'investimento complessivo è di 7.500.000 euro, di cui 3.500.000 euro erogati dall'Ue, 3.000.000 euro dal capofila e dai partner e 500.000 euro cofinanziati da Enel Green Power. La riapertura della connessione fluviale produce anche un miglioramento dello stato di conservazione di habitat e specie della Rete Natura 2000, interessando ben 33 Sic (siti di interesse comunitario) presenti lungo gli alvei fluviali del Po e direttamente interessati dal progetto.