Como, Politecnico “in fuga”: ultimatum del sindaco

L'ateneo milanese ritira i corsi, Insubria pronta a investire

Lezioni all'università

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Como, 21 settembre 2017 - Un incontro che sa tanto di ultimatum quello tra il sindaco di Como e il rettore del Politecnico di Milano, in programma nei prossimi giorni probabilmente in una sede neutra come quella della Camera di Commercio. Il rapporto tra la città e l’ateneo milanese si è guastato un paio di anni fa, quando è definitivamente naufragata l’ipotesi di creare un campus universitario all’interno dell’ex-San Martino. La partita era stata gestita dall’allora sindaco Mario Lucini, il predecessore di Landriscina, che aveva provato a coinvolgere anche Fondazione Cariplo all’epoca pronta a garantire al Comune un finanziamento di 7 milioni di euro in cambio di un progetto sostenibile. Sembrava esserci il via libera da parte dei proprietari dell’area, l’ospedale Sant’Anna e l’Asl, oltre che dei due atenei che già erano presenti in città con i loro corsi, l’Insubria e il Politecnico. Ma a frenare gli entusiasmi erano stati i costi esorbitanti. Dai dodici ai quindici milioni di euro solo per il primo lotto del progetto, ai quali se sarebbero dovuti aggiungere altri fondi per poter approdare alla cittadella universitaria definitiva che, stando alle stime dell’epoca, non sarebbe costata meno di 70 milioni di euro. Troppi per Como che alla fine, insieme a Cariplo, decise di destinare i fondi alla sistemazione di Villa Olmo e del suo parco, suscitando l’ira del Politecnico che già l’anno successivo decise di chiudere i suoi corsi in città. Oggi l’ateneo meneghino è presente a Como con appena un paio di corsi, Ingegneria Informatica e Ingegneria Fisica, con gli studenti comaschi che sono costretti a spostarsi a Milano e Lecco per frequentare gli altri indirizzi.

Da qui la volontà di Mario Landriscina di affrontare la questione. «Oggi il campus non è più un progetto all’ordine del giorno e vogliamo capire quali sono gli interessi di Insubria e Politecnico sulla nostra città – spiega il sindaco – personalmente vorrei che entrambi gli atenei investissero qui, ma siccome le risorse sono limitate ho l’obbligo di interrogarli e decidere il meglio per la nostra città». La scelta spetta al Politecnico che se dovesse confermare la sua volontà di non investire a Como potrebbe vedersi preferire l’Insubria, molto arrembante negli ultimi due anni con i suoi corsi scientifici e la proposta di aprire in città il corso di Medicina, con l’aiuto del Sant’Anna.