Como, bufera paratie: la lente sulle spese milionarie

L’attenzione della Procura ora si è spostata sulle spese sostenute dal cantiere e sui 7,8 milioni di euro di fatture emesse da Sacaim e pagate nel corso del progetto Paratie, ai quali si aggiungono 2,9 milioni di euro dell’accordo bonario

Il cantiere sul lungolago

Il cantiere sul lungolago

Como, 10 dicembre 2016 - L’attenzione della Procura ora si è spostata sulle spese sostenute dal cantiere e sui 7,8 milioni di euro di fatture emesse da Sacaim e pagate nel corso del progetto Paratie, ai quali si aggiungono 2,9 milioni di euro dell’accordo bonario. Gli accertamenti del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di finanza, coordinata dal sostituto procuratore Pasquale Addesso, stanno infatti svolgendo accertamenti su alcuni pagamenti e sulle relative autorizzazioni a sostenerne i costi. In sostanza, l’ipotesi è che possano essere stati liquidati pagamenti su voci di costo non preventivamente autorizzate, e sanate solo successivamente. L’analisi riguarda quindi le spese ma soprattutto i Sal, documenti che attestano l’avvenuta esecuzione dei lavori, finalizzati al calcolo dell’importo che il committente del lavoro, in questo caso il Comune di Como, deve pagare all’azienda incaricata, e quindi Sacaim. Nell’ultima fase qualcosa sarebbe rimasto in sospeso, nella prospettiva di essere poi sanato con la terza perizia di variante, mai andata in porto.

Quest’ultimo aspetto costituisce la spina dorsale dell’indagine, contestata agli attuali indagati, a cui da alcuni giorni si è aggiunto il sindaco. Una manovra che, come è sempre stato dichiarato da Palazzo Cernezzi, è stata gestita con il fine di ridurre al minimo le ricadute del progetto sulla città ma che secondo la Procura avrebbe finito con il favorire la stessa Sacaim, secondo un condotta di turbativa d’asta, ipotesi di reato attualmente contestata ai due dirigenti Pietro Gilardoni e Antonio Ferro, all’ex segretario generale del Comune Antonella Petrocelli – tutti e tre a processo con giudizio immediato -, assieme al dirigente dell’ufficio legale Maria Antonietta Marciano, a cui ora si è aggiunta l’iscrizione di Mario Lucini.