L’ordinanza anti-mendicanti? A Como è rimasta lettera morta

Pioggia di critiche contro il divieto emanato dal sindaco

ELEMOSINA Le associazioni di volontariato  da sempre in prima fila per sostenere  le necessità degli ultimi hanno stigmatizzato il provvedimento

ELEMOSINA Le associazioni di volontariato da sempre in prima fila per sostenere le necessità degli ultimi hanno stigmatizzato il provvedimento

Como, 17 dicembre 2017 - Chi  si aspettava di vederli sparire con un colpo di bacchetta magica ieri è rimasto deluso. Malgrado l’ordinanza emanata venerdì contro di loro anche ieri i mendicanti la facevano da padrone nelle vie del centro città, approfittando del buon cuore di comaschi e turisti in visita a Como per la Città dei Balocchi. Chiedevano qualche soldino i migranti che spesso si improvvisano aiuto-parcheggiatori nella zona del mercato coperto, stendevano la mano i mendicanti nella centralissima via Volta.

«Le ultime ore di tregua prima del giro di vite promesso dal sindaco», commentavano gli ambulanti più ottimisti mentre secondo gli altri si sarebbe dovuto partire con le multe e le sanzioni fin dalla prima mattinata. A schierarsi a favore del provvedimento, consentito dal decreto Minniti, praticamente tutte le forze della maggioranza che sostiene Mario Landriscina, che può contare su questa iniziativa anche dell’appoggio della Lista Rapinese. Non mancano gli scettici o gli apertamente contrari, nell’assemblea cittadina ma anche tra le associazioni di volontariato da sempre in prima fila per sostenere le necessità degli ultimi. «Mi pare che questa scelta del sindaco sia fuori dal mondo - è il commento amaro di Luigino Nessi de La Prossima Como - Penso che qualsiasi persona preferisca lavorare, creare con le proprie mani il proprio vivere, guadagnarsi la propria giornata. L’ordinanza dice che chiedere l’elemosina, dormire sotto i portici, in centro, è proibito. Ma mi chiedo: quindi in periferia si può?

Da Rebbio a Monte Olimpino, passando per Albate, uno può chiedere la carità, senza alcun problema? E poi, perché questa proibizione per soli 45 giorni? Si vogliono nascondere, in questo tempo di Città dei balocchi, le persone in difficoltà, i reali problemi della città? E poi? Il compito di chi ci amministra, è creare una politica attenta principalmente ai più deboli».