Omicidio Molteni, la Procura: "Regia dell'ex moglie"

Dopo un anno di indagini sulla morte dell'architetto ucciso a Carugo

I carabinieri del Ris

I carabinieri del Ris

Carugo (Como), 14 dicembre 2016 - Un anno di indagini, intercettazioni, testimonianze e ricostruzioni, hanno convinto la Procura di Como che alle spalle della morte del suo ex marito ci sia lei. Daniela Rho, 42 anni di Cabiate, figlia di uno dei più noti e agiati imprenditori del mobile brianzolo. Una clientela prevalentemente russa e milionaria, un numero incalcolabile di artigiani e terzisti saldamente legati alla produzione della Armando Rho di Mariano Comense, l’azienda in cui Daniela è cresciuta, dove ha lavorato per anni. Il posto in cui ha conosciuto il suo ex marito, Alfio Molteni, architetto e designer ucciso a 58 anni, che ha firmato parte della produzione aziendale prima di essere estromesso durante la difficile separazione tra lui e Daniela. Lo stesso posto in cui ha conosciuto Alberto Brivio, 49 anni di Inverigo, commercialista e consulente aziendale. Assieme a lei, è ora accusato di aver organizzato una serie di atti intimidatori nei confronti di Molteni, culminati nel suo omicidio il1 14 ottobre 2015, davanti alla sua casa di Carugo.

Nei mesi precedenti, gli avevano bruciato l’auto, sparato nelle finestre, gettato una molotov in giardino. Quella sera avrebbero dovuto gambizzarlo, ma il proiettile gli aveva reciso l’arteria, uccidendolo. Secondo il sostituto procuratore Pasquale Addesso, la Rho – con l’intervento di manovalanza criminale man mano incaricata da Brivio - avrebbe cercato di pregiudicare l’immagine del marito, dipingendolo come una persona dalla vita pericolosa per impedirgli l’affidamento delle figlie. Dopo il suo arresto, avvenuto il 5 ottobre, ha scelto di non rispondere alle domande del giudice. Paola Pioppi