Omicidio Molteni, le immagini degli amanti. Nel fascicolo finiscono 3.800 filmati

Daniela Rho e Alberto Brivio parlano dopo l’arresto di Rugolo

Alberto Brivio passeggia a Chiasso

Alberto Brivio passeggia a Chiasso

Carugo, 11 ottobre 2016 - Il giorno dopo l’arresto di Luigi Rugolo, la guardia giurata incaricata di reclutare la manovalanza per realizzare le incursioni contro Alfio Molteni, il gps delle auto dei due indagati ha mostrato che entrambi stavano andando verso la Svizzera. Ma a quel punto il servizio di osservazione dei carabinieri si è dovuto fermare, bloccato dal confine che gli impediva di seguirli fuori dall’Italia. Così il risultato di quell’incontro, avvenuto a Chiasso il 16 luglio dello scorso anno, viene recuperato grazie alle telecamere. Mostrano le immagini di Daniela Rho e di Alberto Brivio, che si incontrano in piazza Indipendenza, in centro a Chiasso. Ricostruire i loro movimenti non è stato facilissimo, perché quelle immagini sono state acquisite da telecamere rotanti: dai filmati, i carabinieri hanno dovuto pazientemente estrarre i frame selezionandoli alle decine di altre immagini catturate sulla piazza, e ricostruire la sequenza. Daniela Rho arriva una decina di minuti prima delle 8, Alberto Brivio la raggiunge alle 8.15.

Rimangono insieme, chiacchierando e passeggiando in quella zona, fino alle 10. Secondo gli inquirenti – i carabinieri del Reparto Investigativo di Como, coordinati dal sostituto procuratore Pasquale Addesso – questo incontro appena oltre il confine, arrivando con due auto diverse, sarebbe stato un tentativo di eludere eventuali monitoraggi da parte delle indagini, sconfinando in un Paese estero. Ma ora, acquisite su rogatoria, anche le immagini che testimoniano quell’incontro sono finite nel fascicolo processuale. È solo uno dei tanti sviluppi che questa indagine, partita la sera del 14 ottobre 2015, quando l’architetto Alfio Molteni venne ucciso da un colpo di pistola che avrebbe dovuto solo ferirlo alle gambe. Agguato di cui, secondo le accuse, Daniela Rho sarebbe stata la mandante, assieme all’uomo con cui da tempo aveva una relazione, Alberto Brivio.

In poco meno di un anno, i carabinieri di Como e del Reparto Crimini Violenti del Ros di Roma, hanno arrestato dodici persone, di cui sette direttamente legate a questo delitto, e altre cinque per reati di droga emersi durante le perquisizioni. Sono state visionate 154 telecamere e 3800 filmati, eseguite 126 intercettazioni di utenze telefoniche, esaminati 10 terabyte di dati telematici e 5 milioni e mezzo di record telefonici, ascoltati 100 testimoni e svolti altrettanti servizi dinamici. Il tutto per arrivare a mettere in fila connessioni tra le persone, coincidenze che man mano sono apparse sempre meno casuali, ad avere chiari i passaggi di informazioni e i rapporti tra le persone che precedevano o seguivano ogni incursione nella vita di Molteni, che si sviluppavano secondo un concetto di «circolarità» tra i soggetti coinvolti, che costituisce uno dei cardini di questa indagine.