Maestra trovata morta nel bosco, fermato il cognato di Nadia Arcudi

Il corpo della giovane è stato trovato domenica a Rodero (Como). Lui è un 42enne svizzero

Il luogo in cui è stata ritrovata Nadia Arcudi

Il luogo in cui è stata ritrovata Nadia Arcudi

Rodero, 19 ottobre 2016 - Nella notte tra martedì e mercoledì, la Polizia Cantonale di Chiasso ha effettuato nei pressi della dogana di Gaggiolo, un fermo di indiziato di delitto in relazione al ritrovamento del cadavere della maestra Nadia Arcudi, il cui corpo è stato trovato nei boschi di Rodero, nel Comasco, nel pomeriggio di domenica 16 ottobre. Lo hanno comunicato i carabinieri di Como. L'uomo è il cognato. Un 42enne svizzero. 

Del 42enne arrestato si sa soltanto che è il marito della sorella della vittima, che vive in Canton Ticino e lavora in un istituto pubblico. Lunedì era entrato in Italia per ragioni personali, quindi non era in fuga, e martedì sera è rientrato in Svizzera. Tenuto sotto controllo dagli investigatori italiani, il presunto omicida è arrivato al valico italo svizzero del Gaggiolo, vicino al luogo del ritrovamento del cadavere, ed è stato fermato dalla polizia elvetica. Secondo gli investigatori svizzeri l'insegnante è stata uccisa nella sua casa di Stabio tra il tardo pomeriggio e la serata di venerdì. L'inchiesta passa alla magistratura svizzera

All'uomo gli investigatori ticinesi sono giunti attraverso i tabulati telefonici che lo localizzavano in Italia. Rientrando in Svizzera è stato bloccato in dogana. Secondo quanto riferito dagli investigatori il fermato avrebbe fatto parziali ammissioni. Ora è accusatodi omicidio volontario e occultamento di cadavere. Il fermo è arrivato a seguito dell'intenso lavoro investigativo di Polizia e Magistratura elvetica svolto unitamente e in stretta collaborazione sinergica con i Carabinieri del Comando Provinciale di Como e la Procura della Repubblica comasca.