Falsi e abusi nel Bilancio, terremoto in Comune a Mozzate: sette indagati

C'è anche l'ex sindaco Bettoni e alcuni rappresentanti della precedente amministrazione

Il comune di Mozzate

Il comune di Mozzate

Mozzate (Como), 16 novembre - Una serie di falsi ideologici e abusi di ufficio che sarebbero stati commessi nella gestione del bilancio del Comune di Mozzate, per i quali ora il sostituto procuratore di Como Simona De Salvo, ha chiesto il processo a carico di sette indagati, quasi tutti rappresentanti della precedente amministrazione di Mozzate, tra cui l’ex sindaco, Luca Denis Bettoni, 54 anni di Mozzate, in carica fino al 2013. Le indagini, condotte dalla polizia giudiziaria della Procura di Como, sono legate a una serie di contestazioni gestionali del periodo compreso tra 2010 e 2013. La richiesta di rinvio a giudizio ha raggiunto, oltre all’ex sindaco, altri sei indagati: Enrico Bertulessi, 54 anni di Mozzate, ex assessore al Bilancio, Sara Franchi, 47 anni di Uboldo, responsabile dell’Ufficio Ragioneria, Cosimo Montalto, 70 anni di Appiano Gentile, segretario comunale all’epoca dei fatti, Alessandro Valli, 41 anni di Rodero e Andrea Galli, 54 anni di Saronno, entrambi revisori dei conti pro tempore, e infine Massimo Morandi, 43 anni di Mozzate, amministratore unico della Mozzate Patrimonio srl. 

Per Bettoni, Bertulessi, Franchi e Montalto, le ipotesi di reato parlano di falsi ideologici legati alla formazione di atti destinati a essere inseriti nel bilancio comunale di Mozzate tra 2010 e 2011, per «residui attivi» ritenuti invece inesistenti, e inseriti su voci di bilancio non conformi, così da violare il patto di stabilità.

Cifre a bilancio che si sarebbero aggirate attorno al milione e mezzo di euro. Le contestazioni mosse a Galli e Valli, sono invece omissioni legate al loro ruolo, tra 2012 e 2013: quello di vigilare sulla correttezza contabile e segnalare eventuali anomalie di gestione finanziaria della cosa pubblica. Bettoni, Bertulessi, Franchi e Montalto, sono inoltre accusati di abuso d’ufficio, relativamente alla gestione del «canone di concessione di competenza del Comune titolare dell’impianto», della discarica comunale: normalmente corrisposti semestralmente, in base alla quantità di rifiuti che effettivamente vengono conferiti, in più occasioni sarebbero invece stati anticipati, per un importo di oltre 4 milioni e mezzo di euro. Montalto e Morandi, infine, sono accusati di truffa ai danni del Comune di Mozzate, attraverso la Mozzate patrimonio: avrebbero indotto un giro di anticipazione di somme, senza l’autorizzazione richiesta dal contratto di servizi stipulato con lo stesso Comune. Tuttavia, alcune imputazioni risalenti al 2010, per fatti contestati che risalgono al 2009, sarebbero molto vicine alla prescrizione, o già sfociate nella non procedibilità.

Dopo l’avviso di conclusione delle indagini, notificato lo scorso aprile, due indagati – l’ex sindaco Bettoni e Morandi, amministratore unico della Mozzate Patrimonio – si erano fatti interrogare dal pubblico ministero, fornendo le loro spiegazioni rispetto alle accuse. Interrogatori che tuttavia non hanno mutato la loro posizione giudiziaria.