Il lago di Montorfano
Montorfano (Como), 22 maggio 2017 - Ci sarà un mese di tempo per abituarsi ai nuovi divieti e alle nuove regole. Poi, in caso di violazioni, scatteranno le multe. Intanto da questo weekend ci sarà una presenza più assidua delle Guardie Ecologiche Volontarie per informare tutti sulle norme di comportamento da osservare attorno al lago di Montorfano e negli 89 ettari della Riserva Naturale che circondano lo specchio d'acqua, e per far rispettare tali norme. Con la posa dei cartelli avvenuta in questi giorni diventa infatti ufficialmente operativo il regolamento valido all'interno del Sito di Interesse Comunitario e della Riserva. Tra le regole previste, il divieto di lasciare liberi i cani: gli "amici a quattro zampe" potranno girare sulle sponde del lago e in tutte le altre aree soltanto se tenuti al guinzaglio. Vietato anche far entrare in acqua gli animali, siano essi cani, cavalli o altro. Stop totale pure all'accensione di fuochi e barbecue nel territorio della riserva.
Novità poi per il parcheggio: niente più auto, moto o altri mezzi lasciati all'interno dell'area tutelata, il posteggio libero sarà vietato. Per chi verrà trovato a parcheggiare nella riserva scatterà una sanzione di 102 euro per "danno ambientale di minima entità". Unica eccezione, i residenti in aree di proprietà, come chiarito da una sentenza del Consiglio di Stato. A partire da questo sabato e per 4 settimane le Gev del Parco della Valle del Lambro informeranno su tutto ciò con un volantinaggio ad hoc, per raggiungere gli automobilisti e i frequentatori di largo e riserva di Montorfano. Per farlo verrà appositamente intensificata la presenza delle Guardie Ecologiche in loco. Da sabato 24 giugno, poi, per chi non rispetterà le regole entreranno in vigore le multe. Obiettivo dichiarato, tutelare e salvaguardare maggiormente, in questo modo, un'area di particolare pregio naturale.
"Abbiamo pensato di creare una sorta di periodo di tolleranza di 30 giorni - spiega il presidente del Parco Valle Lambro, Eleonora Frigerio -, un lasso di tempo di 4 settimane che decorre dalla posa dei cartelli con il regolamento e terminato il quale scatterà la presunzione di conoscenza da parte di tutti". "Il nostro auspicio - continua Frigerio - è sicuramente di non dover ricorrere alle sanzioni. Abbiamo scelto questo modo di introduzione graduale delle disposizioni perché una delle mission del Parco è quella di educare: proprio per questo, per garantire a tutti i cittadini che frequentano la Riserva di avere tempo e modo di essere informati, sono stati pensati i 30 giorni di tolleranza. Nel passato usanze sbagliate hanno ingenerato comportamenti sbagliati. L'impegno del Parco è, come sempre, quello di essere a disposizione per ogni chiarimento, sul posto con le Gev che saranno presenti anche nei fine settimana, ma pure con le altre risorse a nostra disposizione, con lo scopo di rendere la Riserva un luogo ancora più bello".