Lomazzo, arrestato tunisino per tentato omicidio

Regolamento di conti all'arma bianca nel parco del Lura: in manette il nordafricano e due marocchini. Il blitz nella notte

La base dello spaccio all'interno del bosco

La base dello spaccio all'interno del bosco

Lomazzo (Como), 1 dicembre 2016 – E’ stato arrestato con l’accusa di tentato omidicio un tunisino di 41 anni che lo scorso 26 marzo, in uno dei boschi che circondano il paese e dove spesso spacciatori e tossicodipendenti si danno appuntamento, aveva cercato di uccidere un marocchino di 33 anni, probabilmente al culmine di una lite per motivi legati allo spaccio. Il marocchino era stato brutalmente aggredito e accoltellato, salvato solo grazie al tempestivo intervento dei soccorritori che l’avevano trasportato con l’elisoccorso all’ospedale Sant’Anna.

A mettere sulla buona strada i carabinieri di Cantù una telefonata, giunta in quelle ore, che segnalava in via Milano, a Bregnano, nel parcheggio di un supermercato, un cittadino nordafricano ferito e sanguinante: si trattava di un marocchino di 28 anni poi soccorso dai medici del 118 e trasportato all’ospedale di Saronno, dove gli furono riscontrate delle ferite da arma bianca. Non c’è voluto molto per capire che si trattava di un regolamento di conti avvenuto tra spacciatori nel parco del Lura. Per mettere insieme i vari pezzi del puzzle ci sono voluti mesi di indagini e intercettazioni e alla fine in manette è finito un tunisino di 41 anni, esecutore materiale del tentato omicidio. L’uomo, pluripregiudicato, era già detenuto nel carcere di Busto Arsizio e il 26 marzo aveva organizzato dell’aggressione ai danni dei due marocchini. Coinvolti nella vicenda anche da altri complici del tunisino, sul conto dei quali sono ancora in corso accertamenti. Alla base dell’aggressione il controllo dello spaccio, conteso tra diversi gruppi di nordafricani. Il tutto è emerso nel corso dell’indagine, nel corso della quale i carabinieri hanno documentato centinaia di cessioni di dosi di cocaina ed eroina, a molteplici assuntori della provincia e fuori effettuati principalmente da due pusher marocchini, parenti ed entrambi senza fissa dimora, anch’essi arrestati. Il blitz è scattato questa notte, con i carabinieri che hanno circondato l’area e atteso l’arrivo degli spacciatori, sorprendendoli in procinto di iniziare la loro attività di spaccio. Catturati, sono stati inviati al Bassone e al carcere di Busto Arsizio.