2010-04-13
— MERONE —
LUI AGLI ARRESTI domiciliari, lei in libertà: i numerosi precedenti di polizia, nessuno dei quali definitivo, hanno permesso alla coppia di rom arrestata sabato dalla Guardia di finanza di Erba, di evitare il carcere. Davanti al giudice Valeria Costi, Massimo Grava e Pilar Toucig, marito e moglie domiciliati a Trezzo d’Adda, hanno patteggiato otto mesi di condanna. Il loro arresto è avvenuto sabato a Rogeno, dopo un inseguimento durato una ventina di minuti partito da Merone, e terminato con l’auto della coppia che è finita fuori strada e poi contro un panettone di cemento, dopo uno speronamento da parte della pattuglia dei militari. Poco prima i due si erano avvicinati all’auto di una donna parcheggiata accanto al distributore del latte di Merone, lasciata aperta con la borsetta e il bambino di sei anni sul sedile. I due si sono avvicinati per rubare la borsa lasciata incustodita, pur se per pochi attimi, ma appena realizzato il furto, sono stati visti da una pattuglia della Gdf in borghese.

IL TENTATIVO di bloccarli non è andato subito a buon fine: marito e moglie si sono lanciati in un tentativo di fuga che si è protratto per qualche chilometro, in mezzo alle auto e ai centri abitati, con la pattuglia in borghese che li inseguiva a brevissima distanza. Arrestati e portati in camera di sicurezza, i due sono stati processati con le accuse di furto aggravato e resistenza: assistiti dal loro legale, Pierpaolo Livio, hanno deciso di patteggiare.