2010-04-03
GRANDATE
IL SUO VERO interesse è il calcio. Una passione nata fin da quando era piccola e che lha portata sui campi dei Campionati Europei. In questi giorni Giada Oliviero è ad Assisi e sarà impegnata a sfidare prima la formazione dellOlanda, poi quella dellInghilterra e quindi quella della Serbia. Diciassette anni, Giada studia al terzo anno dellIstituto darte Fausto Melotti di Cantù, nella sezione di disegno industriale. A cambiarle la vita, nel 99, è stata una partita del campionato di seconda categoria della Vigor Grandate che il papà ha disputato sui campi del centro sportivo di Grandate.
«AVEVO sei anni e avevo accompagnato mio papà - ricorda la studentessa - stavo giocando a pallone da sola, fuori dal campo, e uno dei dirigenti della Vigor, Arcangelo Rossini, mi ha chiesto se volessi andare a fare un allenamento nella sua società». Due giorni più tardi Giada era già sui campi della Virtus Grandate: quegli allenamenti nati per caso le hanno cambiato la vita e per certi versi aperto la carriera calcistica. È rimasta in questa società dal 99 al 2006, «ma poi ho dovuto scegliere unaltra società -. A quattordici anni non potevo più rimanere con loro. Avevo due possibilità, smettere o passare in una squadra femminile». Ovviamente Giada ha optato per questa seconda possibilità ed è passata alla Como 2000. «Avevo paura - non nasconde - sono stata quasi costretta e ho preso parte alla prima partita contro una formazione maschile del Veniano». Nel corso di questa sfida le sue paure si sono dissolte come neve al sole e Giada ha continuato la sua strada nella stessa società: nella stagione 2007-2008 ha giocato nella categoria Giovanissime, lanno successivo nella Primavera e da settembre è nella prima squadra.
GALEOTTA per lei è stata una visita del mister della Nazionale sui campi comaschi che lha individuata. Mai si sarebbe immaginata che lavrebbero convocata agli Europei. Invece «la prima convocazione da Roma mi è arrivata a febbraio», ricorda. Dal 22 al 27 febbraio Giada è stata a Roma al raduno in preparazione dei Campionati Europei e ha trascorso le sue giornate tra allenamenti e unamichevole contro la Polonia. Pensava che gli Europei fossero solo una parentesi e che come tale si fosse subito chiusa, invece la giovane è stata richiamata a Torino.
DAL 15 al 17 marzo nel capoluogo piemontese ha giocato unamichevole contro la Norvegia. Giada nei giorni scorsi ha ricevuto la terza convocazione, quella che le dà la conferma ufficiale che potrà giocare negli Europei. Con tre amiche, di cui due del Comasco, Katia Coppola di Lurate Caccivio e Giulia Ambrosetti di Cantù, da oggi al 13 aprile sarà ad Assisi. Giocherà nellUnder 17 femminile e la sua permanenza nella cittadina umbra sarà costellata da allenamenti e sfide contro formazioni femminili europee. Un sogno, il suo, diventato realtà grazie ad un calcio ad un pallone alletà di sei anni.
GRANDATE
IL SUO VERO interesse è il calcio. Una passione nata fin da quando era piccola e che lha portata sui campi dei Campionati Europei. In questi giorni Giada Oliviero è ad Assisi e sarà impegnata a sfidare prima la formazione dellOlanda, poi quella dellInghilterra e quindi quella della Serbia. Diciassette anni, Giada studia al terzo anno dellIstituto darte Fausto Melotti di Cantù, nella sezione di disegno industriale. A cambiarle la vita, nel 99, è stata una partita del campionato di seconda categoria della Vigor Grandate che il papà ha disputato sui campi del centro sportivo di Grandate.
«AVEVO sei anni e avevo accompagnato mio papà - ricorda la studentessa - stavo giocando a pallone da sola, fuori dal campo, e uno dei dirigenti della Vigor, Arcangelo Rossini, mi ha chiesto se volessi andare a fare un allenamento nella sua società». Due giorni più tardi Giada era già sui campi della Virtus Grandate: quegli allenamenti nati per caso le hanno cambiato la vita e per certi versi aperto la carriera calcistica. È rimasta in questa società dal 99 al 2006, «ma poi ho dovuto scegliere unaltra società -. A quattordici anni non potevo più rimanere con loro. Avevo due possibilità, smettere o passare in una squadra femminile». Ovviamente Giada ha optato per questa seconda possibilità ed è passata alla Como 2000. «Avevo paura - non nasconde - sono stata quasi costretta e ho preso parte alla prima partita contro una formazione maschile del Veniano». Nel corso di questa sfida le sue paure si sono dissolte come neve al sole e Giada ha continuato la sua strada nella stessa società: nella stagione 2007-2008 ha giocato nella categoria Giovanissime, lanno successivo nella Primavera e da settembre è nella prima squadra.
GALEOTTA per lei è stata una visita del mister della Nazionale sui campi comaschi che lha individuata. Mai si sarebbe immaginata che lavrebbero convocata agli Europei. Invece «la prima convocazione da Roma mi è arrivata a febbraio», ricorda. Dal 22 al 27 febbraio Giada è stata a Roma al raduno in preparazione dei Campionati Europei e ha trascorso le sue giornate tra allenamenti e unamichevole contro la Polonia. Pensava che gli Europei fossero solo una parentesi e che come tale si fosse subito chiusa, invece la giovane è stata richiamata a Torino.
DAL 15 al 17 marzo nel capoluogo piemontese ha giocato unamichevole contro la Norvegia. Giada nei giorni scorsi ha ricevuto la terza convocazione, quella che le dà la conferma ufficiale che potrà giocare negli Europei. Con tre amiche, di cui due del Comasco, Katia Coppola di Lurate Caccivio e Giulia Ambrosetti di Cantù, da oggi al 13 aprile sarà ad Assisi. Giocherà nellUnder 17 femminile e la sua permanenza nella cittadina umbra sarà costellata da allenamenti e sfide contro formazioni femminili europee. Un sogno, il suo, diventato realtà grazie ad un calcio ad un pallone alletà di sei anni.
© Riproduzione riservata