2010-02-25
di CORRADO CATTANEO
— COMO —
QUASI TUTTI laureati, quasi tutti con un po’ di gavetta nell’azienda del padre alle spalle - chi a fare il magazziniere, chi l’operaio - con esperienze all’estero di studio e spesso anche di lavoro. Sono gli industriali comaschi del domani, o almeno è l’identikit di chi seguirà lo stage, unico nel suo genere, “Figli d’Impresa”, organizzato da Confindustria Como per preparare i figli degli imprenditori che hanno un’eta’ compresa tra i 18 e i 23 anni al lavoro di manager che nella stragrande maggioranza dei casi li aspetterà in futuro. Una quindicina le richieste arrivate in via Raimondi, dieci le iscrizioni già perfezionate. Tra loro i rampolli delle principali aziende lariane e di una buona parte dei settori: da Laura Vaccani figlia dei titolari della Acque minerali Val Menaggio spa, a Valentina Colombo della Colombo spa, azienda attiva nelle costruzioni metalliche, e ancora Chiara Pozzi di Textra, azienda tessile, solo per fare alcuni nomi degli studenti di uno stage che include ereditieri di industrie chimiche, del terziario, del legno-arredo e altro ancora. Quasi tutti laureati o studenti universitari, in buona parte hanno già esperienze lavorative alle spalle in azienda, quasi sempre partendo da mansioni umili, come ad esempio per Valeria Gerosa, Cartotecnica Rosar di Veniano, che divide il suo tempo lavorando mezza giornata nell’azienda di famiglia, mezza svolgendo servizio civile in ambito educativo e trovando anche il tempo per gli studi in lingue.

UNA CLASSE DIRIGENTE che al 70% è in rosa e che è ora pronta a cimentarsi in questo stage innovativo che ha lo scopo di fornire ai ragazzi nozioni base per conoscere il mondo economico comasco, le istituzioni, il mondo confindustriale e i suoi servizi. «Spesso, purtroppo, importanti temi di vitale interesse aziendale non sono fruibili nei percorsi scolastici», spiega il vicepresidente di Confindustria Como, Fabio Porro. Lo stage si svolgerà dall’8 al 26 marzo e affronterà diverse aree tematiche: dalle norme costituzionali ai contratti nazionali, dai provvedimenti disciplinari, alle organizzazioni sindacali, dalla selezione del personale, alle buste paga, internet, sicurezza e ambiente, rapporti con le banche, etica, comunicazione, organizzazione di meeting e viaggi di lavoro, gestione del tempo e molto altro. Oltre a due visite - Mantero e AgustaWestland di Vergiate - seguirà uno stage in azienda, possibilmente non in quella di provenienza. «La crisi ci ha stimolato a pensare che solo stando uniti si può uscire da una situazione come quella attuale, e il far conoscere in anticipo Confindustria va in questa direzione”, spiega il direttore dell’associazione, Antonello Regazzoni.