2010-02-09
— ARGEGNO —
IL PUBBLICO ministero Valentina Mondovì aveva chiesto un anno e mezzo di condanna, il difensore Claudio Bocchietti l’assoluzione, ritenendo che non potesse essere individuata nessuna responsabilità a carico dell’imputato per quella morte tragica ma accidentale. Il giudice monocratico di Menaggio Carlo Cecchetti ha invece accolto la tesi dell’accusa, condannando a un anno, con pena sospesa, Massimo Moretti, istruttore sub di Cernobbio, imputato di omicidio colposo per la morte di Alessandro Dodi. L’accusa portata avanti dalla Procura si fondava principalmente sulla responsabilità indiretta relativa alle modalità di immersione e al controllo delle apparecchiature come la regolamentazione del flusso di ossigeno. Il quarantottenne di Milano, era stato stroncato da un malore durante un’immersione avvenuta nel lago davanti ad Argegno il 17 novembre 2006. Dodi, sub esperto, non era riemerso dal lago, dove fin dal mattino di quella domenica aveva fatto immersioni assieme ad un gruppo di amici. La tragedia era avvenuta verso le 14.30, quando il compagno di Dodi, risalendo in superficie, si era accorto che lo aveva perso.


NON SOLO: forte della sua esperienza, aveva subito notato le numerose e piccole bolle d’acqua risalire a galla in corrispondenza del punto di immersione, e subito si era reso conto che non era un buon segnale. Dodi era adagiato sul fondale, a circa sei o sette metri di profondità.