2010-02-03
di CORRADO CATTANEO
— COMO —
CERTA la lista dei candidati del Carroccio, certa quella dei vendoliani, ancora aperta quella del Pdl, dove è in corso la battaglia maggiore, mentre il Pd conta di chiudere in settimana. A ormai pochi giorni dallo scadere dei termini per l’ufficializzazione delle liste in vista delle regionali di fine marzo, il quadro politico lariano è già in buona parte delineato. I primi ad aver praticamente chiuso la rosa dei nomi sono i lumbard che candidano, come era ormai certo, il consigliere uscente Edgardo Arosio, probabilmente il favorito, insieme all’assessore provinciale alla Caccia e sindaco di Trezzone, Dario Bianchi, fortissimo in Alto lago e per questo assolutamente competitivo. A completare la lista l’assessore del Comune di Como, Maurizio Faverio, e l’assessore del Comune di Turate, paese dove il presidente della Provincia Leonardo Carioni è sindaco, Pamela Rimoldi, leghista sin da giovanissima, che ha superato la concorrenza del consigliere di amministrazione della Ca’ d’Industria, Flavia Farina, già candidata nel 2009 alle Europee, dell’ex commissario provinciale comasco del partito, Michele Beretta, e pure di Giulia Caminada, militante attiva nell’Erbese da anni.

TRA LORO solo uno dovrebbe spuntarla, ma la battaglia non si annuncia all’ultimo colpo come invece sta accadendo nel Pdl, dove il vicecommissario del partito Giorgio Pozzi è deciso a tornare a sedere nella Giunta del Pirellone mentre il consigliere uscente Gianluca Rinaldin non vuole sentir parlare di dovergli cedere il posto. Gli altri due nomi che comporranno la lista dei candidati del centrodestra non sono ancora stati decisi, pare anzi che l’assessore ai Lavori pubblici di Cantù, Umberto Cappelletti - da sempre vicino a Rinaldin e anche per questo in grado di poter giocare un ruolo cruciale nello strappare consensi preziosi a Pozzi in quello che è stato il suo quartier generale, ossia il Canturino-Marianese - pare abbia fatto un passo indietro dopo aver assistito alle prime scaramucce tra i due principali contendenti. Da politico navigato deve aver capito che dopo le regionali ci saranno non pochi aggiustamenti a seconda di chi vincerà, e la telefonata pubblica fatta da Silvio Berlusconi in occasione della candidatura di Pozzi deve averlo persuaso a non giocare d’azzardo.

UN PASSO indietro l’avrebbe fatto anche il vicesindaco di Como, Ezia Molinari, riaprendo la partita per i nomi dei due outsider pidiellini. Idee chiare le hanno anche i vendoliani di Sinistra Ecologia e Libertà, che sostengono a livello regionale il candidato del Pd Filippo Penati. A scendere in campo, pur con scarsissime possibilità di successo, Vittorio Bergna, consigliere comunale di Alzate Brianza ed ex diessino canturino, Eugenio Secchi, consigliere comunale a Mariano Comense con un passato di dirigente di Rifondazione Comunista, partito per il quale è stato più volte candidato nel Comasco, e in ballottaggio tra loro i socialisti Fabio Moltrasio, consigliere provinciale, Paolo Grassi, dirigente canturino del partito, e Flaminio Vasile, sindaco di Senna Comasco con un lunghissimo percorso nel Psi lariano.

IL PD ha già ricandidato l’uscente Luca Gaffuri, quasi certo di poter riagguantare l’elezione, mentre i restanti nomi che comporranno la lista saranno ufficializzati entro la fine settimana, forse ci riproverà anche Rosangela Arrighi forte delle settemila preferenze agguantate nel 2005.