2009-10-24
— COMO —
ENERGIA alternativa dalle conduttore degli acquedotti dei Comuni montani. È l’obiettivo di un bando del settore Ecologia della Provincia che stanzia contributi per la progettazione e l’installazione di microimpianti idroelettrici, di potenza non superiore ai cento chilowatt, da installare all’interno delle conduttore degli acquedotti già esistenti. «Si tratta di un progetto pilota per verificare la possibilità da parte dei Comuni montani di sfruttare i salti naturali degli acquedotti già funzionanti con l’obiettivo di creare energia elettrica. A differenza delle derivazioni idroelettriche, le infrastrutture realizzate appositamente per produrre corrente, questi interventi sfruttano la pendenza delle tubazioni già posate e di conseguenza non vanno a depauperare le riserve di acqua del territorio», spiega l’assessore provinciale all’Ambiente, Paolo Mascetti. In sostanza si tratta di collocare negli acquedotti delle piccole turbine, messe in moto dall’acqua che scorre nelle condutture, in grado di generare energia elettrica.

SE I RISULTATI saranno positivi «siamo pronti a investire più massicciamente su questo tipo di operazioni che sono assolutamente ecocompatibili e a costi contenuti». Il contributo erogato da Villa Saporiti, relativo alle spese riguardanti l’acquisto e l’installazione delle turbine, sarà sino a un massimo del 70% dei costi sostenuti dai Comuni e comunque non oltre 25mila euro per ciascun ente. Le domande dovranno pervenire in Provincia entro il 18 novembre. C.Cat.