Evadono dal carcere di Rebibbia, detenuto preso a Luisago

Si tratta di uno dei tre che erano scappati lo scorso 27 ottobre, caalndosi grazie a lenzuola arrotolate assieme dopo aver segato le sbarre della cella

L'esterno del carcere di Rebibbia (Ansa)

L'esterno del carcere di Rebibbia (Ansa)

Como, 11 febbraio 2017 - Uno dei tre detenuti evasi dal carcere romano di Rebibbia lo scorso 27 ottobre 2016, calandosi grazie a delle lenzuola arrotolate assieme dopo aver segato le sbarre della cella, è stato preso dalla Polizia di Stato a Luisago, in provincia di Como. L’operazione è stata condotta dalle Squadre Mobili di Milano e Roma, in collaborazione con il Nucleo Investigativo Centrale della Polizia Penitenziaria, nell’ambito di un’articolata attività investigativa coordinata dalla Dda della Procura di Roma.

Se M.H., 38enne, in carcere per droga e prostituzione, è stato rintracciato, restano ricercati I. P., 40enne condannato per traffico di droga e armi e per tentato omicidio con fine pena nel 2041, e B.T. 35enne, condannato all'ergastolo per omicidio, armi e sfruttamento della prostituzione. Il 38enne doveva scontare una pena a 3 anni e 6 mesi, la condanna era stata emessa dalla Procura della Repubblica di Milano, era già stato denunciato più volte assieme ai suoi familiari per le stesse accuse per cui era finito in carcere.

Le indagini hanno riguardato soprattutto i familiari e i conoscenti del ricercato, quasi tutti residenti nel Milanese dove lui era ben radicato, e hanno richiesto l'uso di intercettazioni telefoniche. Il 38enne è stato preso a Luisago, in provincia di Como, in un appartamento di via Matteotti dove vivevano alcuni parenti.  Al momento dell'irruzione, in uno stabile, ha tentato di fuggire ed era in possesso di una carta di identità romena. Con lui c'erano dei familiari, tra cui un cugino arrestato, trovato in possesso di droga e anche lui di una carta di identitá romena, falsa.

E' stato individuato grazie alla conoscenza del suo "curriculum" criminale. Fin da subito la Squadra Mobile si è basata sui suoi precedenti reati tenendo conto che ricopriva il ruolo di capo, assieme al fratello attualmente in carcere, nella criminalità albanese. Il padre dell'arrestato nel 2000 era stato ucciso in Albania e lui e il fratello hanno da quel momento puntato a vendicarsi sui membri della famiglia ritenuta responsabile dell'omicidio. L'uomo è stato più volte denunciato e arrestato per traffico di stupefacenti e prostituzione, in Albania, ed è stato estradato e condotto a Rebibbia dove si trovava prima di evadere. A quanto emerso nei mesi di indagini, il 38enne ha quasi subito raggiunto la Lombardia separandosi dai suoi due compagni di fuga, muovendosi con massima prudenza secondo un piano organizzato e che presumibilmente prevedeva la fuga all'estero dato il possesso della documento falso con cui si sarebbe potuto muovere in tutta la comunità europea. I detenuti evasi non si conoscevano prima di trovarsi a Rebibbia nello stesso braccio, la cattura del 38enne non fornisce quindi ulteriori elementi alle indagini sugli altri due fuggiaschi.