Como, meno di 10mila veicoli al giorno: la tangenziale rischia il flop

Impietosi i dati dei primi giorni. Difficile arrivare al traguardo dei trentamila passaggi individuati come soglia di sostenibilità dell'opera

Dalle 15 e 37 alle 15 e 57 di mertedì sono transitati 118 veicoli nei due sensi di marcia

Dalle 15 e 37 alle 15 e 57 di mertedì sono transitati 118 veicoli nei due sensi di marcia

Como, 4 novembre 2015 – Sarà la nuova autostrada che è troppo intelligente o gli automobilisti che sono troppo diffidenti, fatto sta che i primi giorni della nuova tangenziale di Como a pedaggio si stanno rivelando un vero flop per le casse di Pedemontana. Nell’impossibilità di contare, almeno per ora, sui dati ufficiali che probabilmente Cal diffonderà solo tra qualche settimana, non resta che basarsi su rilevazioni empiriche. Così chi ieri si fosse messo sul cavalcavia di Grandate dalle 15 e 37 alle 15 e 57 iniziando a far di conto non sarebbe andato oltre i 118 mezzi (tra auto, moto e camion) in transito in entrambe le direzioni di marcia. In pratica un passaggio ogni dieci secondi, roba da far morire di noia anche i malati di insonnia che continueranno a contare le pecorelle: più veloci ed ecologiche. Di questo più che difficile sembra impossibile arrivare al traguardo dei trentamila passaggio giornalieri, individuato dal gestore come soglia di sensibilità dell’opera.

A Palazzo Cernezzi e in molti Comuni del comasco ormai tra gli amministratori è un vezzo quello di dire apertamente che boicottano la tangenziale, anche a costo di allungare la strada o impiegarci di più. Il resto dei comaschi, più che da spirito di emulazione, sembra si sia reso conto dell’inutilità dell’opera. Finché era gratis qualcuno diretto o di ritorno da Milano si azzardava a utilizzare la nuova infrastruttura, adesso che c’è il rischio di vedersi arrivare una notifica a casa, con tanto di spese, in pochi si azzardano a farlo. A spaventare non sono i 62 centesimi di pedaggio, quando il meccanismo di pagamento.

Tra registrazioni on-line, numeri di targa e carte di credito da fornire, fotocopie della carta d’identità da spedire e numeri verdi quasi sempre suonano a vuoto agli automobilisti è venuta fin troppo presto la voglia di cambiare strada. Gongola qualche politico comasco che domani non vede l’ora di cantarla al vicepremier Delrio, ospite d’onore all’inaugurazione del nuovo tratto di Pedemontana a Lentate sul Seveso. Essersi resi conto che una tangenziale è inutile dopo averla costruita è una sconfitta per tutti. Anche perché quello che adesso non incassa Pedemontana rischiano di pagarlo domani i comaschi e tutto il resto dei contribuenti italiani, sotto forma di aiuti da parte dello Stato. Visto l’antefatto a nessuno venga in mente di riprovarci con il secondo lotto della tangenziale di Como, dallo svincolo dell’Acquanera ad Albese con Cassano, costato fin troppo già sulla carta. A questo punto perseverare sarebbe diabolico.