Civate, il cavalcavia è da ricostruire ma i soldi non ci sono

Anas conferma: il ponte chiuso da tempo perché lesionato va abbattuto. Costo complessivo, quattro milioni

Il cavalcavia di Isella di Civate (Cardini)

Il cavalcavia di Isella di Civate (Cardini)

Civate (Lecco), 22 marzo 2017 - Il cavalcavia di Isella di Civate è da abbattere e da ricostruire interamente da capo. Quando ciò avverrà però non si sa, ci vorrà parecchio tempo e gli ingegneri e gli architetti di Anas che dovrebbero occuparsene al momento hanno disegnato solo qualche bozza del progetto, poiché i soldi necessari per l’opera, disponibili sulla carta, non sono stati in realtà ancora stanziati.

Nell’attesa il ponte sopra la Superstrada 36, chiuso completamente al transito pochi giorni dopo il crollo di quello “gemello” di Annone Brianza, resta off-limits per tutti, con buona pace dei residenti della zona, costretti a lunghi giri dell’oca, come per gli automobilisti di passaggio. La comunicazione ufficiale di quanto in qualche modo si sapeva già, cioè dell’inagibilità del viadotto, su cui sono stati riscontrati preoccupanti segni di cedimento, è stata recapitata ieri in municipio, ma anche negli uffici sia dell’amministrazione provincia di Lecco sia di quella di Como a firma del funzionario dell’Azienda nazionale autonoma delle strade Giorgio Pedrazzi. «Si conferma la richiesta, per motivi di sicurezza, dell’interdizione al traffico veicolare sovrastante la SS 36 fino al momento del ripristino o della sostituzione del manufatto», si legge nella nota. Da Villa Locatelli in replica hanno subito risposto che tuttavia la struttura non è di loro competenza né lo è mai stata, replicando il rimpallo di responsabilità che il 28 ottobre scorso è costato la vita al 68enne civatese Claudio Bertini, travolto dal cavalcavia di Annone mentre se ne stava tornando a casa al termine di una giornata di lavoro. Per rifare il ponte di Isella si prevede servano 4 milioni di euro, che il ministro alle Infrastrutture Graziano Delrio ha promesso di persona personalmente, durante il summit convocato a Roma a febbraio, verranno messi a disposizione.

Peccato che però ad oggi nessuno dal suo dicastero abbia affidato ufficialmente il mandato a procedere a chi competenza, cioè ai dirigenti di Anas. «Sono amareggiato e basito – commenta il sindaco del paese Baldassarre Mauri -. Solleciterò nuovamente una risposte e provvedimenti concreti». Risposte e provvedimenti concreti che chiedono anche i cittadini di Isella e dell’intero territorio, oltre che gli imprenditori del distretto, per i quali, ormai da quasi cinque mesi, la Super Milano – Lecco è diventata una cortina d’asfalto invalicabile.