Delitto Molteni, blindato il tesoro del commercialista

Sequestrati beni per 3 milioni di euro ad Alberto Brivio: il gip accoglie la richiesta di Federico, figlio maggiore

La villetta di Alfio Molteni

La villetta di Alfio Molteni

Carugo (Como), 5 settembre 2017 - Un sequestro conservativo da tre milioni di euro, la cui richiesta è stata accolta dal gip di Como, a carico di Alberto Brivio. Il commercialista cinquantenne di Inverigo, è stato arrestato a ottobre dello scorso anno in quanto ritenuto uno dei mandanti degli atti intimidatori che hanno portato alla morte dell’architetto Alfio Molteni, ucciso il 14 ottobre 2015 davanti alla sua casa di Carugo. La richiesta è giunta dal legale che assiste il figlio maggiore di Molteni, Federico, nato dal primo matrimonio del professionista, e che si è costituito parte civile nel processo. Così nei giorni scorso l’avvocato Daniela Figini, ha depositato la richiesta accolta dal gip di Como Carlo Cecchetti, con la quale si procederà ora al sequestro conservativo di beni fino a un valore di tre milioni di euro. Ad essere raggiunte dal provvedimento, saranno dunque le disponibilità finanziarie di Brivio, a partire dai conti correnti bancari, compatibilmente con eventuali ulteriori esigenze familiari che dovessero essere rappresentate. Oltre a questo, sono state indicate quote sociali delle tre società in cui figura Brivio: il suo studio contabile, una immobiliare di Mariano Comense e un laboratorio di analisi chimiche di Milano.

Compaiono inoltre due immobili di Inverigo, il cui valore stimato è di 430mila euro. Oltre a questo, saranno individuati eventuali titoli azionari o valori di qualunque genere, a lui riconducibili. La richiesta, e il suo accoglimento, hanno il fine di preservare eventuali patrimoni, nella prospettiva di un risarcimento del danno in caso di condanna, ma anche delle spese giudiziarie che la Procura di Como ha sostenuto nel portare avanti questa indagine, e che in caso di affermazione di responsabilità, dovranno essere risarcite dagli imputati: per esempio le intercettazioni telefoniche e le consulenze. Brivio nega di essere stato il mandante di quella serie di aggressioni e minacce a Molteni, culminate nell’esplosione di due colpi di pistola che avrebbero dovuto gambizzarlo, e che gli sono costati la vita. In concorso con lui, è accusata Daniela Rho, ex moglie di Molteni, che aveva una relazione con Brivio. Quest’ultima ha scelto di essere processata con rito abbreviato, mentre Brivio affronterà al Corte d’Assise, che si aprirà a Como il 26 ottobre. In aula, con lui, ci sarà l’uomo ritenuto l’esecutore materiale dell’omicidio, che quella sera aveva esploso due colpi di pistola che avevano tranciato la femorale della vittima. Vincenzo Scovazzo, 55 anni di Cesano Maderno, arrestato alcuni mesi prima di Brivio e della Rho, non ha mai reso alcuuna dichiarazione.