Cantù, Edgardo Arosio: al via il conto alla rovescia per il sindaco

Se entro dieci giorni non riuscirà a sanare la sua posizione, dovrà farsi da parte

Il nuovo sindaco di Cantù Edgardo Arosio

Il nuovo sindaco di Cantù Edgardo Arosio

Cantù (Como), 19 luglio 2017 -  È iniziato lunedì  sera il conto alla rovescia nella Città del Mobile, con la prima seduta del consiglio comunale che ha sancito, di fatto, la presa di posizione del consiglio sull’incompatibilità del sindaco Edgardo Arosio, validamente eletto ma costretto a decadere entro dieci giorni se il fratello e la cognata non rinunceranno al loro contratto di appalto con il Comune. «Qualche settimana fa in un luogo non distante da qui un ragazzo di 31 anni è morto per una malattia – ha spiegato Arosio nel corso di un lungo intervento in aula, di fronte ai consiglieri e oltre trecento persone sedute tra il pubblico - Questo ragazzo diceva che chi lotta può perdere e chi non lotta ha già perso». Si è capito subito da che parte stava il sindaco. «Questa sera sono qui per chiedervi scusa di questa situazione che mi ha coinvolto personalmente, adesso occorre rilevare che sussistono dei vizi nella procedura seguita dal Comune nell’assegnazione di questo appalto».

Sindaco e maggioranza sono convinti che il contratto sia a dir poco traballante, ad esempio perché è stato assegnato senza invitare almeno sei aziende concorrenti come prevede la procedura, inoltre il Consorzio Zanfrini non avrebbe avuto i requisiti tecnici visto che nel bando si chiedeva ai partecipanti di comprovare di aver intrapreso il servizio in almeno altri cinque Comuni con oltre trentamila abitanti, mentre la ditta del fratello del sindaco avrebbe operato solo a Cantù.

«Sembra un romanzo di Agatha Christie» se l’è cavata con una battuta il consigliere di Forza Italia, Michele Ramella, mentre Antonio Metrangolo ha addirittura lanciato un appello al fratello e la cognata del sindaco: «Gentile signora Ornella Zanfrini, Armando Arosio pensateci ancora una volta, non buttate il Comune nel baratro elettorale, i canturini vi saranno grati». Ha tirato in ballo addirittura Gabriel Garcia Marquez, Alberto Novati, della sinistra canturina.

«È la cronaca di una morte annunciata, Arosio dovrà in qualche modo andarsene. Fossi stato io il sindaco mi sarei posto il problema di come usare l’anno che verrà, scegliendo tra commissario o Giunta». Una scelta che verrà ufficializzata nei prossimi giorni, con l’indicazione del nuovo esecutivo a trazione leghista visto che Arosio, se entro dieci giorni non riuscirà a sanare la sua posizione, dovrà farsi da parte. Sempre naturalmente che a togliere le castagne dal fuoco al sindaco non ci pensino i dirigenti comunali, lunedì sera tirati ben più che per la giacchetta, annullando con un provvedimento di salvaguardia l’appalto incriminato, sul quale la maggioranza ha gettato più di un’ombra.