Cantù, una bufera sulla moschea in garage: tutti prosciolti al processo

Il proprietario dell'immobile accusato di violazioni edilizie è stato assolto. Il blitz della polizia locale di Cantù aveva sollevato una gran polemica in città

Una delle proteste in città

Una delle proteste in città

Cantù (Como), 1 dicembre 2016 - Tutti prosciolti nel processo per violazioni edilizie nei locali utilizzati a Cantù come luogo di preghiera islamica dall'associazione culturale Noor-e-Madina. Festim Vrenozi, 44 anni, residente a Cantù e di origine albanese è stato assolto per non aver commesso il fatto, mentre per i tre locatari e responsabili dell’associazione, tutti pakistani, è stato dichiarata la non procedibilità per tenuità del fatto: Ahmed Munir, 38 anni, Arshad Chaudhry, 57 anni e Naeem Muhammad, 43 anni, tutti di Cantù. La contestazione risaliva all'agosto 2012, e venne fatta dalla polizia locale di Cantù in via XI Febbraio, relativamente alla mancanza di una precisa modifica della destinazione d'uso degli spazi, come previsto da una legge regionale del 2005.