Il futuro del Como ora è nelle mani del giudice

L’ipotesi è quella di concedere almeno altri due mesi al curatore fallimentare

La Curva lariana

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Como, 24 gennaio 2017 -  Seconda asta destinata ad andare deserta per il Calcio Como. Alla scadenza delle 12 di ieri, sono arrivate zero offerte, esattamente come lo scorso 16 dicembre quando era stata fissata la prima chiamata. Se dunque l’ipotesi che il primo risultato fosse da ricondurre a una cifra troppo elevata, e alla possibilità di vedere ribassata la base d’asta, ora le valutazioni si spostano su un altro fronte, vale a dire quello del puro interesse verso la società calcistica. Oggi alle 11 sarà formalizzato l’esito che già ieri è apparso ormai evidente, quando alla scadenza del termine imposto da giudice Marco Mancini, non era pervenuta nessuna busta. Tuttavia non è detto che questo ulteriore e sconfortante passaggio, corrisponda alla fine della società. Oggi, insieme al curatore fallimentare Francesco Di Michele, verrà fatta una valutazione del capitale eventualmente disponibile, per capire se è sufficiente a gestire almeno un altro mese di esercizio provvisorio, durante il quale non è escluso che possa essere fatta una terza asta. In caso contrario, il valore della società sarà pari a zero, con tutto ciò che ne deriverà nelle settimane a venire. Per prima cosa, la comunicazione alla Lega calcio, che dovrà decidere in quali condizioni il Calcio Como potrà continuare a essere presente nel campionato, per non stravolgerne radicalmente l’assetto. La società è stata dichiarata formalmente fallita il 21 luglio scorso. La prima asta era stata fissata il 16 dicembre, con base 730mila euro, scesa ieri a 535mila, con offerta minima a partire da 401mila e 250 euro. Ma anche questo drastico ribasso, non è bastato a trovare qualcuno interessato.

Fin da subito, è stato chiaro al Tribunale che l’esercizio provvisorio sarebbe stata una parentesi circoscritta, capace di traghettare l’attuale gestione per non più di un mese e mezzo o due, che ora è agli sgoccioli. Per contro, la Procura di Como ha aperto un fascicolo per indagare sul fronte penale del fallimento, affidato al sostituto procuratore Pasquale Addesso. Dopo il fallimento del 2004, il club lariano rischia di andare incontro allo stesso destino, che la porterebbe ad essere esclusa dal campionato.