Travolto da valanga: padre di famiglia muore sulla Presanella

Trovano in fondo a un canalone dopo un volo di 150 metri. Luca Squizzato era originario di Gornate Olona, ma da anni risiedeva con la moglie e le quattro figlie a Uggiate Trevano

Luca Squizzato, 50 anni

Luca Squizzato, 50 anni

Cagno (Como), 4 aprile 2017 -  Travolto da una valanga è scivolato per circa 150 metri: è stato trovato morto ieri mattina dagli uomini del soccorso alpino Luca Squizzato, comasco di 50 anni. Il fatto è avvenuto sulla Presanella, in Trentino, dove Squizzato ha trascorso il fine settimana insieme alla moglie dedicandosi alla sua più grande passione: l’alpinismo. È stata la moglie, domenica sera non vendendolo rientrare, a dare l’allarme e ha allertare i soccorsi. Ieri mattina all’alba, alle prime luci, sono iniziate le ricerche. Poco prima di mezzogiorno gli uomini del soccorso alpino hanno individuato il corpo dell’alpinista in fondo a un crepaccio.

Inutili i tentativi di salvarlo: Squizzato era morto da ore ucciso, probabilmente sul colpo, dalla caduta. Secondo quanto ricostruito l’uomo, originario di Gornate Olona, da anni residente con la moglie e le quattro figlie a Uggiate Trevano, stava affrontando una salita di misto di roccia e ghiaccio sul Monte Nero, nel gruppo dell’Adamello-Presanella. Un percorso vicino al noto «Couloir dell’H». Alpinista esperto era partito con l’adeguata attrezzatura.

La sua è stata solo sfortuna: una scarica dall’alto di neve mista a ghiaccio e sassi l’ha fatto scivolare per centinaia di metri. Un volo che non gli ha lasciato scampo. L’alpinista era arrivato a Madonna di Campiglio sabato. Aveva lasciato l’auto in val Nambrone e si era portato al rifugio Segantini, dove ha trascorso la notte: il percorso è lungo e la sosta notturna necessaria per poter affrontare la scalata all’alba, approfittando della tenuta della neve.