Bob Dylan in salsa lombarda: l'ultimo cd di Ornaghi

L'ultimo libro-cd di Renato Ornaghi che traduce in dialetto le canzoni del menestrello del rock

Bob Dylan

Bob Dylan

Monticello Brianza, 22 ottobre 2016 - Il Nobel per la Letteratura Bob Dylan in lingua lombarda. Si tratta dell’ultima fatica di Renato Ornaghi, eclettico ingegnere di 55 anni di Monticello Brianza, appassionato di musica, storia locale, tradizioni e dialetti, che, insieme al giovane studioso 25enne di Milano membro del Comitato per la salvaguardia dei patrimoni linguistici lombardi Pietro Cociancich, ha trasformato in lombard i testi delle più celebri canzoni del menestrello del rock di Duluth, icona del folk popolare. Le traduzioni sono contenute in un libro con tanto di Cd dal titolo «Dylan Lombard – el mej de Bob Dylan in lengua mader». É una vera e propria opera linguistica e semantica, perché per la prima volta in assoluto viene utilizzato il cosiddetto lombardo comune, una grafia unica e semplificata che, indipendentemente dalle diverse inflessioni, riunisce tutti i dialetti della nostra regione, nonostante le differenze, specialmente nella parlata che sussistono soprattutto tra le zone a est e quelle a ovest del fiume Adda. «Abbiamo lavorato per oltre tre mesi, già da prima che dall’Accademia svedese decidessero di assegnargli il premio Nobel – spiega Ornaghi -. Abbiamo scelto lui per ciò che rappresentano, perché è il simbolo dell’identità di un popolo e di un territorio e perché le sue melodie sono molto note e quindi permettono meglio di riscoprire il lombardo». Il lombardo comune è una lingua riconosciuta nel 1981 dal Consiglio d’Europa, censita dall’Unesco e valorizzata da una legge regionale che però rischia di scomparire e di estinguersi.

«L’omologazione e la globalizzazione stanno distruggendo la nostra lingua. Occorrono nuovi modi per salvarla, divulgarla e farla parlare. La traduzione di canzoni celebri può essere un modo per condurre questa operazione non semplice». Non è questione di nostalgia né di campanilismo: «Parlare le lingue aiuta e sviluppa l’intelligenza, in fondo apre la testa e facilita l’apprendimento. Tutti noi in fondo abbiamo la fortuna di nascere bilingue, ma non ce ne rendiamo conto e non ne approfittiamo». Ecco, questo è il senso di «Dylan Lombard, cioè quello di «una proposta linguistica che superi i localismi e garantisca finalmente una koinè unitaria alla regione italiana che nel Rinascimento era detta il «giardino d’Europa».