Como, stagione turistica infinita: appello degli operatori per evitare serrate

Località del Lario prese d'assalto, "Serve un patto per prolungare l'accoglienza"

Ieri in piazza Cavour a Como

Ieri in piazza Cavour a Como

Gravedona (Como), 17 ottobre 2017 - «Serva un patto per ottobre» così il presidente di Visit Gravedona Giuseppe Rasella parla del futuro del turismo sull’Alto Lario osservando i numeri positivi della stagione e di queste ultime settimane soprattutto. «C’è un bel movimento, la stagione è andata bene. Il turismo di ottobre si sta sempre più rafforzando, c’è tanta gente che fa trekking e passeggiate con un turismo slow, stanno una settimana, girano montagne e visitano ville. Di anno in anno sta sempre più crescendo però dieci anni fa si chiudeva a fine settembre.Ci vorrebbe uno sforzo in più da parte di operatori turistici perché se tenessimo tutti aperti potremmo offrire qualcosa in più». Per Rasella si può ampliare la stagione: «Se c’è uno sforzo comune per tenere aperto evitiamo che passi il messaggio che a settembre si chiude e si crea l’effetto Sardegna.

Se si inizia a chiudere anche una parte si fa danno a quelli che tengono aperti e con il passare del tempo il flusso che è iniziato si ferma. Serve un patto per il mese di ottobre, mese che ci da soddisfazioni, i fattori climatici ci stanno favorendo. L’inverno arriva più tardi quindi la stagione turistica si può allungare. Il fatto che abbiamo sempre più settembre e ottobre solivi incentiva i visitatori. Rispetto al mese di aprile che è più piovoso in autunno abbiamo sempre più belle giornate e i turisti ci sono». Il presidente di Visit Gravedona sottolinea che «il trend turistico è in crescita rispetto agli anni passati non c’è ombra di dubbio.

Tutto è cresciuto tanto in alta stagione però più che essere pieni non si può fare quindi allungare la stagione è l’idea giusta». A Rasella, di professione albergatore, piace anche il nuovo modello di accoglienza e spiega: «Quella delle case vacanze è una bella forma di turismo complementare che si integra con gli alberghi, aiutano a mettere a reddito immobili che altrimenti sono fermi e aumentano il numero turisti che visitano territorio e magari la prossima volta scelgono un albergo. Ben vengano le case vacanze soprattutto adesso che ci sono regole comuni per tutti. Se c’è più gente lavorano di più i bar, i ristoranti, le ville, i negozi e così via. La cosa importante è che tutti dai campeggi agli alberghi diano l’accoglienza migliore possibile».