Si rifugia in Questura e chiede aiuto: "Mi hanno accoltellato alla schiena"

Aggredito per la catenina d’oro: denunciati sei pachistani

La questura di Como

La questura di Como

Como, 9 ottobre 2017 - Si è presentato in Questura insanguinato, con due tagli sulla schiena inferti da altrettante coltellate. Prima ancora di passare dal pronto soccorso, ha chiesto aiuto alla polizia, raccontando di essere stato aggredito, ferito e rapinato. La vittima è un venticinquenne di origine pakistana, residente a Como. Sul dorso aveva due tagli, visibilmente inferti da terze persone, che gli sono poi stati medicati in ospedale. Ferite che non si sono rivelate gravissime, ma comunque conseguenza evidente di un’aggressione.  Agli inquirenti ha raccontato di essere stato avvicinato da alcuni connazionali, nella zona tra via Milano e via Castellini, che lo avrebbero colpito per impossessarsi di una catenina d’oro. Su chi fossero queste persone, non ha saputo essere più preciso, se non indicare la zona in cui vivono. Motivo per cui gli inquirenti della squadra Mobile hanno svolto una serie di accertamenti per risalire alle loro identità. Sono così stati individuati sei pakistani residenti in quella stessa zona, che potrebbero essere coinvolti nell’aggressione. Su disposizione del magistrato di turno della Procura di Como, i sei uomini sono stati denunciati a piede libero con l’ipotesi di rapina aggravata e lesioni aggravate in concorso, in attesa di capire meglio il loro ruolo ed eventuale coinvolgimento nell’aggressione al venticinquenne. Per il momento non sarebbero emersi elementi tali da dimostrare nulla di certo, ma gli accertamenti sono tuttora in corso. La vittima è stata medicata al pronto soccorso del Sant’Anna, e dimessa con una prognosi di otto giorni.

Nel frattempo sempre la polizia, in questo caso la Squadra Volante, durante un controllo svolto in città sabato pomeriggio, ha trovato una pistola detenuta illegalmente e arrestato il suo proprietario, che girava per Como con l’arma nascosta in auto. Si tratta di un revolver Stalker modello R.1 4X9 con tamburo rifornito di 9 cartucce, nonché 170 cartucce dello stesso tipo.  L'uomo, S. T., 31 anni ucraino, è stato arrestato al termine di un controllo dell’auto su cui stava viaggiando assieme a un connazionale, tra via Giussani e via Varesina. I nomi dei due occupanti erano presenti nelle banche dati di polizia, con numerosi precedenti per ricettazione, reati conto il patrimonio e contro la persona. Motivo per cui gli agenti hanno deciso di approfondire il controllo. In particolare, hanno aperto una serie di borse e sacchetti di plastica che si trovavano sia nel baule che nell’abitacolo dell’auto: nella tasca del giubbino di uno dei due c’era una un coltello, e sotto il sedile anteriore del passeggero, una confezione contenente arma e munizioni.