Cantù (Como), 3 giugno 2014 - Gli uomini del soccorso alpino del Perù hanno recuperato il corpo di uno dei due alpinisti italiani dispersi da quattro giorni sull’Alpamayo, la vetta della Cordillera Blanca delle Ande. “Non conosciamo ancora l’identita dell’italiano; lo abbiamo trovato vicino al campo base”, a 5.947 metri di quota, vicino al viallaggio di Caraz, ha dichiarayo il maggiore Mayra Rivera, capo della polizia di Huraz, mentre proseguono le ricerche per il compagno di scalata.

Altre fonti avevano riferito che i dispersi erano Matteo Tagliabue 27 anni di Cantu’ ed Enrico Broggi 29 anni di Brenna, stavano scalando, insieme a due compagni, l’ultima tratta di scalata della vetta quando sono stati persi di vista venerdi’ scorso. I due amici sono quindi tornati indietro e lanciato l’allarme. Al momento le ricerche sono coordinate da una squadra di dieci persone che lavorano in due gruppi coordinati da Alfredo Quintanilla, ma il maltempo sul ghiacciaio sta rendendo molto difficili le ricerche. Il soccorso peruviano ha individuato il punto dove si trova "una persona con una tuta rossa", ancora non meglio identificata.

La spedizione, formata da quattro amici (tutti originari della provincia di Como ed esperti di scalate) era stata preparata da tempo. I quattro erano partiti il 22 maggio. Stando a quanto riferito i due compagni di cordata (Marco Ballerini, 25 anni di Cantù e Giacomo Longhi, 23 anni, di Cucciago) li avevano raggiunti a quota 5.800 metri, a circa 150 metri dalla vetta, ma dopo avere superato un costone di roccia e ghiaccio non li hanno più visti. L’allarme è scattato quando gli alpinisti sono riusciti a raggiungere il centro abitato più vicino.