Como, 30 marzo 2014 - Nasce da una indagine per corruzione la serie di accertamenti che hanno portato a evidenziare e contestare le accuse nei confronti degli agenti della Polizia Stradale di Como. Per la precisione, nell’illustrare la genesi dell’indagine comasca, gli atti precisano che la Procura di Como aveva ricevuto, in epoca di poco anteriore al maggio 2013, dalla Procura di Milano, gli atti di un procedimento dal quale emergevano indizi di reati contro la pubblica amministrazione.

Ipotesi di corruzione, in virtù delle quali viene autorizzata l’intercettazione dei telefoni di alcuni funzionari, tra cui quello di Gian Piero Pisani, 47 anni, vicecomandante della Stradale di Como, destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Da queste conversazioni, emerge però un nuovo e non previsto scenario, relativo alla sequenza di pratiche ritenute illecite legate alla gestione delle multe. La ricostruzione di queste condotte, è diventata quindi una filone di indagine a sé stante, arrivato a coinvolgere 24 indagati. 

Il gip Maria Luisa Lo Gatto, dopo aver sentito i destinatari di custodia cautelare agli arresti domiciliari - Patrizio Compostella, 59 anni, dirigente dal settembre 2012, e tre agenti: Massimiliano Busnelli, 42 anni, capo dell’ufficio verbali tra 2012 e 2013, Massimiliano Bonizzoni, 44 anni e Lorenzo Falzetti, 38 anni – e i quattro indagati su cui pende una richiesta di misura cautelare di sospensione dal servizio - Davide Gaspa, 47 anni, Commissario Aggiunto della Polizia Locale di Como, responsabile dell’ufficio verbali, i due agenti della Stradale Alessandro Nardese, 43 anni e Fabrizio Galbiati, 38 anni e il medico dirigente della Questura, Angela Napolitano, 44 anni – sta ora decidendo se accogliere le richiesta di attenuazione della misura, nel primo caso, o di non accoglimento della richiesta di sospensione nel secondo.

A questi, si aggiunge la richiesta di arresti domiciliari presentata dai legali di Pisani.  Per decidere il giudice dovrà prima recepire il parere del sostituto procuratore Massimo Astori. Nel frattempo, il Ministero ah aperto una ispezione interna, atto dovuto per ripercorrere le condotte e gli episodi che vengono contestati sul fronte penale. Nell’immediatezza degli arresti, Pisani e Compostella erano stati sospesi dal servizio, mentre Gaspa è stato trasferito ad altro incarico dal comando di Polizia Locale da cui dipende.