Cernobbio (Como), 15 marzo 2014 - Le ipotesi sulla scomparsa di Geoffrey Page Barton, l’imprenditore di 46 anni di origine australiana di cui non si hanno notizie dal 21 settembre scorso, continuano a rimanere le stesse, e soprattutto senza una precisa risposta. Non un dettaglio in più rispetto a quanto accertato finora, che possa orientare gli inquirenti. L’unica certezza, è la sua sparizione, senza più nessun segno. Dal rapimento, alla fuga, fino all’incidente, tutto è possibile. Da sei mesi l’imprenditore rappresenta uno dei tanti misteri che rimangono in sospeso, dopo aver fatto tutto ciò che era possibile per capire cosa possa aver fatto negli ultimi minuti prima di dileguarsi. Senza una segnalazione, un avvistamento, un sospetto. Vuoto totale.

Titolare della Imx di Paderno Dugnano, l’uomo è uscito dalla sua abitazione di Rovenna, frazione di Cernobbio, il 21 settembre scorso alle 10.15. a piedi, ha raggiunto il centro del paese dove risiedeva. Quindi è andato allo sportello bancomat prelevando 250 euro, poi a percorso a ritroso le poche centinaia di metri fino alla sua abitazione, lasciando il contante. Da quel momento, di lui non si è più saputo nulla. Il suo cellulare ha suonato a vuoto per ore, fino alla 19.30 di quello stesso giorni, quando si è spento, molto probabilmente per aver esaurito la batteria. I carabinieri hanno ricostruito che l’ultima cella agganciata era quella Seveso, in Brianza, a una decina di chilometri da Paderno Dugnano. Da qui in avanti, ognuno ha sostenuto le sue ipotesi: rapito per denaro o rapinato, vittima di un incidente o di un malore, scomparso volontariamente. La Procura di Como ha aperto un fascicolo, che tuttavia può solo seguire i riscontri, finora nulli, delle indagini. Geoffrey Page Barton sono spariti anche 26 posti di lavoro.

Intanto i dipendenti della Imx, affezionati, preoccupati e ora disoccupati. L’Imprenditore australiano benestante è svanito nel nulla e adesso catene e lucchetti hanno chiusono i cancelli di via Coppelli a Cassina Amata da dove ogni giorno partivano i furgoni delle consegne internazionali. Alcuni degli impiegati si sono rivolti al Comune per chiedere un sostegno, anche se al momento dei conti e della gestione della ditta di Barton sono in regola.