Mozzate (Como), 2 marzo 2014 - Un'intensa notte di lavoro per i carabinieri che hanno esaminato le riprese delle telecamere della stazione di Mozzate, del municipio e di altre zone del paese per individuare l'assassino di Lidia Nusdorfi, 35 anni, uccisa a coltellate sabato sera nel sottopassaggio della stazione ferroviaria, lungo la linea Trenord Saronno-Varese (LE FOTO). Si cerca un uomo, abbastanza giovane, che avrebbe atteso la donna nel sottopassaggio e poi l'ha poi aggredita alle spalle, colpendola con almeno due fendenti risultati fatali. L'omicidio non ha avuto testimoni diretti: l'allarme e' stato lanciato da due giovani egiziani che stavano aspettando il treno e hanno sentito un urlo.

Quando sono andati verso il sottopassaggio, uno di loro ha notato un uomo, giovane, all'apparenza italiano, che si stava allontanando dalla stazione sotto la pioggia, con l'ombrello aperto. L'altro ha visto la donna ferita e ha chiamato i soccorsi che non hanno potuto salvarle la vita dato che per la gravita' delle ferite la donna è praticamente morta dissanguata. La donna avrebbe avuto un appuntamento proprio in stazione: per i carabinieri l'aggressione è dunque mirata e non casuale (rapina o aggressione sessuale).

LA VITTIMA - Nata in provincia di Milano, a Garbagnate Milanese, Lidia Nusdorfi si era trasferita e poi aveva vissuto a lungo a Rimini. Disoccupata, era tornata da qualche mese in Lombardia a Mozzate, dove era ospite di parenti. Ieri sera stava tornando verso casa: era scesa dal treno e si stava dirigendo verso il parcheggio dietro la stazione quando e' stata aggredita.

L'EX COMPAGNO - I carabinieri di Rimini, in collaborazione con i colleghi di Como hanno interrogato Dritan Demiraj, 29 anni albanese, l'ex compagno della vittima. L’uomo, che vive a Rimini con i due figli avuti dall’ex fidanzata, avrebbe ricostruito con i carabinieri gli ultimi mesi di vita della donna, le relazioni, le amicizie e il lavoro della 35enne. La relazione tra il fornaio e la vittima sarebbe stata interrotta sei mesi fa a causa di una nuova relazione. L’ex compagno e padre dei due figli della vittima, per sabato avrebbe un alibi di ferro: sarebbe stato infatti tutta la notte al lavoro al forno dove lavora