Lugano, 9 febbraio 2014 - Alla fine, il risultato più temuto dai circa 60mila frontalieri lombardo è arrivato. I dati definitivi sono giunti al termine di un testa a testa che ha tenuto con il fiato sospeso il Paese per tutto il pomeriggio. Passa l’iniziativa, promossa dal partito di destra ed antieuropeista dell’Unione democratica di centro (Udc/Svp) chiede la reintroduzione di tetti massimi e contingenti per l’immigrazione di stranieri. (Ecco cosa prevede il testo approvato)

LA VOTAZIONE - Secondo i dati definitivi, l’iniziativa l’ha spuntata con sole 19.516 schede, ottenendo 1.463.954 voti favorevoli, contro 1.444.438 voti contrari. A schierarsi a favore un totale di 17 cantoni, tra cui il Ticino con la più alta percentuale di Si’ (68,17%). Nove i cantoni contrari. 

SINDACATO FRONTALIERI - Rammarico in merito al risultato del referendum è stato espresso dall'Unia: "E' la risposta sbagliata ai problemi reali - si legge sul sito dell'Unia -. L'accettazione dimostra la grande preoccupazione della popolazione riguardo ai posti di lavoro e ai salari. E di queste ansie bisogna tenere conto: con un salario minimo legale e con efficaci controlli del mercato del lavoro".

LA CAMPAGNA - Si è trattato di un testa a testa annunciato, alla luce dei sondaggi, tanto che i promotori dell’Udc e della Lega dei Ticinesi speravano proprio in un sorpasso sul fotofinish. Merito anche della campagna delle ultime settimane, giocata contro gli italiani che vengono in Svizzera a rubare il lavoro.