Cantù, 7 febbraio 2014 - Andrà a processo per due episodi di molestie sessuali nei confronti di un ragazzino di dieci anni, che gli era stato affidato dai genitori in totale fiducia. Antonio Rombo, 35 anni domiciliato nel canturino, diacono in una parrocchia della zona e insegnante di religione, è stato rinviato a giudizio a ottobre prossimo. Le contestazioni di cui dovrà rispondere, risalgono alla primavera dello scorso anno, quando Rombo avrebbe avuto, in un paio di circostanze, contatti fisici con un ragazzino che gli era stato affidato dai genitori nel suo ruolo di educatore: padre e madre del piccolo, lo conoscevano ed erano certi della fiducia che potevano riporre in lui.

Il bambino era stato quindi ospite del trentacinquenne nella sua abitazione, in due occasioni, senza che ci fossero altre persone presenti. Tuttavia il bimbo, una volta tornato a casa, aveva raccontato alla madre cosa era accaduto in quelle due circostanze, facendo così partire la denuncia da parte dei genitori e le indagini a carico dell’uomo per capire la fondatezza di quanto aveva detto il piccolo. Nel periodo immediatamente successivo all’apertura dell’indagine, Rombo aveva lasciato le attività parrocchiali – dove aveva un ruolo di coordinatore e di aiuto nelle iniziative ricreative che venivano organizzate - e risarcito la famiglia per il danno subito. Comparso davanti al gup di Como Francesco Angiolini, ha scelto il rinvio a giudizio.