Como, 29 gennaio 2014 - Lo hanno trovato alcuni ragazzi che stavano facendo una passeggiata, riverso a terra sui monti della Spina Verde. Un uomo, dall’apparente età di 35 anni, morto da alcuni giorni. Nessun segno di violenza è stato notato da chi ha , forse deceduto a causa di un malore o una caduta, ma fare ogni valutazione si è rivelato tutt’altro che semplice. Il suo ritrovamento è avvenuto verso le 17.30, ma tutte le operazioni di soccorso di sono rivelate particolarmente difficili. Le squadre della XIX Delegazione lariana del Soccorso alpino, e i carabinieri del Radiomobile di Como, hanno dovuto camminare oltre mezzora tra i boschi impervi della Spina Verde, tra Como e San Fermo, per arrivare al punto dove giaceva l’uomo. Riportarlo a valle ha comportato un tempo lungo, e solo in serata i soccorritori sono arrivati alla strada sottostante. Cosa sia accaduto, e soprattutto di chi si tratti, è ancora da capire.

Con sé non aveva documenti, ma alcune sue caratteristiche balzate subito all’occhio, hanno spinto i carabinieri a fare accertamenti su{{WIKILINK}} Thomas Colnaghi{{/WIKILINK}}, il trentasettenne sparito da casa il 15 gennaio. Era uscito per fare una gita, con scarponcini e zaino, ma senza telefono cellulare. Indossava abiti verde scuro, e aveva due tatuaggi ben riconoscibili. Ora i carabinieri stanno confrontando tutti questi dettagli, in attesa del riconoscimento al quale sono stati chiamati, nella tarda serata di ieri, i parenti dell’uomo scomparso. Si tratta di accertamenti preliminari, che dovranno poi essere confermati da ulteriori esami, anche per capire come sia morto: chi ha prestato i primi soccorsi per il suo recupero, non ha notato ferite evidenti, ed è possibile che l’uomo possa essere scivolato, o aver avuto un malore. Ma solo un esame più attento potrà stabilire qualcosa di certo.

Nel frattempo gli inquirenti stanno confrontando una serie di dettagli con le altre segnalazioni di persone scomparse giunte negli ultimi giorni, per capire se ci sono somiglianze con altri casi. Nei giorni scorsi il sacerdote di Ponte Chiasso, aveva detto di aver visto in chiesa un uomo la cui descrizione corrispondeva a quella di Colnaghi, anche nell’abbigliamento. Questo aveva spinto chi stava coordinando le sue ricerche, a concentrare l’attenzione nella zona del Comasco, tra la linea di confine con la Svizzera e il lago di Montorfano, dopo il ritrovamento della sua auto - Volkswagen Golf grigio chiaro - a Capiago Intimiano. A pochi metri c’era anche il suo zainetto. Tra le persone scomparse tra Como e Lecco negli ultimi tempi, ci sono altri due casi su cui si concentrano le attenzioni: Samuele Fraquelli, piastrellista di 42 anni, sparito da casa a Colico il 14 dicembre, con abiti da lavoro, e Giuseppe Barone, erbese di 67 anni, che manca da casa dal 18 novembre. Per il momento, le similitudini più spiccate sono state trovate con l’abbigliamento e le caratteristiche di Thomas Colnaghi, tanto che i carabinieri hanno chiesto ai familiari di collaborare al riconoscimento, per confermare o per escludere che si possa trattare di lui.