Cantù, 10 settembre 2013 - Si svolgerà al Campo solare di Cantù, da giovedì a sabato: sono almeno 250 gli attivisti di estrema destra provenienti da tutta Europa attesi per il “Festival Boreal”, la festa delle organizzazioni di estrema destra, accolta dall’amministrazione comunale di Cantù, dopo il rifiuto incassato a Milano. Una stima di presenze molto probabilmente al ribasso, per popolare la tre giorni dedicata alla celebrazione politica dai toni estremisti, come già ampiamente annunciato, che per il secondo anno si sono dati appuntamento con un passaparola sul web.

Gli ospiti che hanno già garantito la loro presenza sono più che indicativi: il “Movimento della Gioventù delle 64 contee”, denominazione ungherese che richiama l’ex impero austro-ungarico, legato a campagne xenofobe e una formazione paramilitare che occhieggia a Hitler. Potrebbero esserci i croati del “Partito puro dei diritti”, e altre rappresentanze del Nord Europa. Tra di loro, potrebbero rispondere all’invito anche componenti di “Alba Dorata”, il movimento neonazista greco dai toni particolarmente accesi e violenti.

Il sindaco di Cantù, Claudio Bizzozzero, che ha autorizzato la kermesse, si giustifica spiegando di essersi “attenuto alla legge”. Una festa politica, come le altre: «Forza Nuova è un partito – dice il primo cittadino – se negassi il permesso a loro, dovrei negarlo a tutti». Quindi via libera al ritrovo al Campo solare, spazio pubblico realizzato nel Ventennio, è utilizzato per incontri di qualunque orientamento: da Umberto Bossi, fino ai nordafricani che a fine luglio hanno festeggiato la fine del Ramadan.

La conferma ultima della location è circolata ieri, quando si sono scatenate le polemiche di quasi ogni parte politica: «Domani in Aula solleciteremo Maroni a chiedere l’intervento tempestivo del prefetto» anticipa il consigliere regionale del Pd Luca Gaffuri. «Il raduno di estrema destra si terrà a Cantù in uno spazio pubblico - prosegue - smentendo così quanto fino ad oggi dichiarato dagli organizzatori della manifestazione, che hanno usato come paravento l’attenuante dell’evento privato. Auspico che le autorità competenti intervengano tempestivamente per fermare questa tre giorni dai toni xenofobi e razzisti, per correggere una disattenzione degli uffici che l’hanno autorizzata».