Grandate, 31 luglio 2013 - È ormai da quarantottore che non escono più furgoni dal deposito della Tnt, alle porte della città, dopo la decisione in appalto di bloccare la movimentazione del magazzino del colosso delle consegne. Un problema che rischia di mettere in ginocchio, subito prima della chiusura degli uffici per le vacanze estive, il colosso delle spedizioni a domicilio, almeno nelle province di Como e Sondrio dove tutti i dipendenti della cooperativa si sono trovati senza contratto dall’oggi al domani.

«Il problema non è solo questo – spiega Marco Fontana, della Filt-Cgil – i 25 lavoratori di Como e i due colleghi di Sondrio sono rimasti senza stipendio e anche senza la quattordicesima. La società uscente MTM di Roma facente parte del consorzio Miles, avrebbe dovuto pagare le spettanze entro il 20 di luglio. La Tnt, pur avendone la possibilità e le risorse si rifiuta di intervenire in surroga a Mtm».

Questa mattina alle sei i lavoratori della cooperativa si sono riuniti in assemblea confermando lo stato di agitazione. Pur lavorando sei/sette ore al giorno su due turni nessuno di loro guadagna più di ottocento euro al mese, addirittura in alcuni casi vengono applicati contratti che non superano le due ore di lavoro giornaliero. «I lavoratori, in gran parte provenienti dal Ghana, rischiano di non poter tornare qualche giorno al loro paese di origine ad incontrare i propri familiari a causa della mancata erogazione degli stipendi – prosegue Fontana - Il negare il giusto stipendio a questi lavoratori è ancora più grave se si pensa che molti di loro, visti i bassi stipendi, non hanno la possibilità di comprarsi un mezzo di trasporto e si recano al lavoro a piedi o in bicicletta. Lunedì pomeriggio, nel primo giorno di agitazione, la TNT anziché farsi garante con la cooperativa e pagare gli stipendi arretrati ha chiesto l’intervento delle forze dell’ordine, per permettere ai camion di uscire dal deposito e dirigersi verso Lainate, dove esiste un altro magazzino. Solo il buon senso ha impedito lo scontro». Malgrado le proteste dei lavoratori l’azienda anche nella giornata di ieri ha declinato ogni responsabilità, invitando i dipendenti a fare causa alla cooperativa morosa. Anche per questo i lavoratori hanno deciso di rimanere fuori dai cancelli anche oggi.

di Roberto Canali