Como, 18 giugno 2013 - Serata da incubo città dove per diverse ore Vigili del Fuoco e forze dell’ordine sono state impegnate per risolvere i guai provocati dall’esplosione della centrale elettrica dell’Enel di via Regina, nei pressi del cimitero monumentale, dalla quale dipendono buona parte delle utenze della Città Murata. Semafori in tilt, antifurto di negozi e palazzi impazziti e soprattutto persone che hanno chiamato i soccorsi perché rimaste intrappolate negli ascensori, rimasti bloccati tra un piano e l’altro per l’improvvisa assenza di corrente.

Tutto è cominciato attorno alle 21, quando in via Regina, probabilmente a carica di un sovraccarico di tensione, si è verificata l’esplosione di una delle cabine della centrale elettrica. Alcuni pendolari del Tilo diretto a Lugano hanno assistito allo scoppio e raccontano di tre esplosioni assordanti che hanno scosso il treno al suo passaggio in prossimità dell’edificio. Pochi istanti e l’intera struttura è stata avvolta dalle fiamme, sprigionando un’alta nube di fumo visibile anche a centinaia di metri di distanza. Sul posto diverse squadre dei Vigili del Fuoco di Como, mobilitati per spegnere l’incendio e mettere in sicurezza la zona. Solo l’inizio di un’emergenza che è proseguita per diverse ore, con i tecnici al lavoro per restituire la corrente alla città e le squadre di pronto intervento, insieme alla Protezione Civile, mobilitate per risolvere le mille emergenze che l’improvvisa assenza di corrente ha causa in centro e in un po’ in tutti i quartieri.

di Ro.Can.