Como, 17 maggio 2013 - La vera novità è che dopo due anni i lavori sul lungolago di Como riprenderanno. Addirittura non uno ma tre cantieri: le paratie dove con i tre milioni di euro concessi dal Pirellone l’accordo tra Palazzo Cernezzi e la Sacaim sembra una pura formalità, il ponte sulla darsena che rischia seriamente di crollare e gli ex-giardini Zambrotta, ora sponsorizzati da Como Turistica e Amici di Como. È su quest’ultimo lavoro, dei tre il meno costoso e impegnativo, che si concentrano però le speranze dei comaschi, stufi di vedere da quasi ventiquattro mesi solo cemento e grigio al posto del loro bel lungolago. 

Approvato il progetto di risistemazione dei giardini dalla commissione interna di Palazzo Carnezzi, presieduta dagli architetti Giuseppe Cosenza e Luca Noseda, con l’aggiunta dell’ingegner Antonio Ferro, lo stesso che fu tra i cofirmatari del progetto del muro sul lago, per il via libera ai lavori manca solo l’assenso di Soprintendenza ai Beni Ambientali e Provincia.

Almeno sulla carta il progetto ha tutte le caratteristiche per piacere ai comaschi: tanti giochi per i bambini, panchine per gli adulti ombreggiate da piccoli platani, un manto erboso naturale soffice e curatissimo dove saranno messe a dimora siepi di lavanda e altre essenze che serviranno a rendere più profumata la brezza serale in riva al lago.

Un piccolo miracolo di bellezza da realizzare a tempi record, dai 40 ai 47 giorni, tempo permettendo. Se tutto andrà bene i comaschi potranno avere i loro giardini a lago entro inizio luglio. Un modo per dimenticare i disagi che invece caratterizzeranno l’estate dall’altro capo della passeggiata, di fronte alla darsena dove probabilmente ad agosto dovrà essere chiusa al traffico la litoranea per rifare il ponte. Il preventivo in possesso di Palazzo Cernezzi attesta una spesa attorno ai 500mila euro, con i lavori che dovrebbero iniziare entro agosto per concludersi in tempo per la ripresa delle scuole.

Il via libera lo si avrà con la discussione del Bilancio, in programma nei prossimi giorni, quando il sindaco Mario Lucini sarà chiamato anche a precisare i termini dell’intesa con Sacaim per la ripresa dei lavori delle paratie. In dote ha 3 milioni di euro del Pirellone e la fiducia di Roberto Maroni, oltre a un supplemento di pazienza dei comaschi i quali, se tutto andrà bene, torneranno a rivedere il lago almeno tra tre anni. Roba che in confronto il viaggio di Dante fu una passeggiata. I comaschi incrociano le dita.