Como, 20 marzo 2013 - I legali di Olindo Romano e Rosa Bazzi, condannati all’ergastolo in via definitiva per la strage di Erba (Como) stanno lavorando a una richiesta di revisione del processo anche sulla scorta delle dichiarazioni di Azouz Marzouk, marito e padre di due delle quattro vittime, il quale, recentemente ha dichiarato in alcune interviste che i coniugi ‘’non sono i colpevoli, sono solo dei poveretti che stanno pagando per la loro ingenuita’’’. Il tunisino ha pregato anche Mario Frigerio, unico sopravvissuto alla strage dell’11 dicembre del 2006 ‘’di dire la verita’’’.

Frigerio in aula ha sempre sostenuto di aver riconosciuto Olindo Romano come suo aggressore quella sera in cui furono uccisi a colpi di spranga e a coltellate Raffaella Castagna, moglie di Azouz, il loro figlio Youssef, di poco piu’ di due anni, la madre di Raffaella, Paola Galli e una loro vicina di casa, Valeria Cherubini. Il marito della Cherubini, Mario Frigerio, era sopravvissuto nonostante fosse stato ferito gravemente alla gola.

Gli avvocati Fabio Schembri, Luisa Bordeaux e il professor Filippo D’Ascola sono gia’ in contatto con degli investigatori privati per verificare la consistenza delle dichiarazioni di Azouz e individuare eventuali elementi nuovi che possano comportare il proscioglimento dei loro assistiti, necessari perche’ sia accolta la domanda di revisione. Nelle settimane scorse, e’ nato anche un comitato ‘Rosa-Olindo: giustizia giusta’ che sostiene l’innocenza dei coniugi che, dopo essere stati fermati, avevano confessato di essere gli autori della strage per poi ritrattare.

I giudici della Corte d’assise di Como avevano condannato la coppia all’ergastolo con tre anni di isolamento diurno (il massimo previsto dall’ordinamento italiano per vicende come queste) sentenza confermata in appello e anche il Cassazione.