Albavilla, 21 gennaio 2013 - Se chiedete loro non vi sanno dire se sono davvero buoni, quello che sanno di sicuro è di essere liberi. I pregiudizi e le false morali che vanno così di moda nel mondo dei grandi non appartengono ai ragazzi della terza A dell’istituto J.F.Kennedy di Albavilla, in provincia di Como, sarà per questo che per il Ministero dell’Istruzione sono loro i ragazzi «più buoni d’Italia».
 

L’insegnamento dei ragazzi. Sì perché superata la soglia della terza A tutti sono davvero uguali, soprattutto Jonathan che anziché correre come tutti gli altri è costretto a muoversi su di una sedia a rotelle. «Siamo compagni di classe e amici — spiegano i ragazzi — è normale aiutarsi l’un l’altro». E così al loro piccolo amico i ragazzi della Kennedy tutte le mattine portano la cartella in classe, lo aiutano a muoversi negli spazi stretti e non lo lasciano mai indietro quando si spostano dalla classe ai laboratori per la lezione di scienze o si recano in palestra per la lezione di educazione fisica. «Gli sono stati vicino anche quando si è dovuto ricoverare in ospedale alcune settimane fa — sottolinea il preside dell’istituto comprensivo, Giuliano Fontana — andandolo a trovare e aiutandolo a preparare i compiti e le lezioni».
 

Dei piccoli angeli che come i loro coetanei amano i videogiochi e il rap, ma quando è il momento non si tirano indietro pur di aiutarsi l’un l’altro. «Per questo d’accordo con gli insegnanti li abbiamo segnalati per il premio Livio Tempesta che ogni anno viene assegnato alla classe più buona d’Italia — prosegue il preside — alla fine il nostro istituto è risultato vincitore insieme ad altre cinque scuole della 62a edizione del premio istituito dal Centro Nazionale della Bontà e patrocinato dal Presidente della Repubblica».
 

Alla conquista della Capitale. Oggi per ragazzi si prospetta una gita davvero indimenticabile, partenza all’alba alla volta di Milano per arrivare in tempo a prendere il Freccia Rossa, destinazione Roma. Comunque vada un primato lo hanno già conquistato, sono la classe più buona della Lombardia. «Non stanno più nella pelle — conclude il preside — nei giorni scorsi abbiamo avvisato tutti i genitori, partiranno tutti e ventitré. La cerimonia è in programma nella Promoteca del Campidoglio. Li accompagnerò insieme a due insegnanti». Così per una volta a salire in cattedra, la più importante, saranno proprio loro, per una lezione di bontà, solidarietà e altruismo.
 

roberto.canali@ilgiorno.net