Como, 5 agosto 2012 - In Svizzera, appena dopo il confine, il prezzo è da concorrenza netta: 1,52. La benzina verde, rispetto all’Italia, garantisce un risparmio tra i 15 e i 20 euro per un pieno di benzina da sessanta litri. La differenza sta nel fai da te, che abbassa il prezzo della benzina da 1,85 a 1.75, dieci centesimi esatti.
A conti fatti, cinque euro di guadagno per chi sceglie la pompa senza servizio del gestore, oppure negli orari di chiusura delle stazioni di servizio.

Prezzi che mediamente vengono rispettati in tutta la fascia comasca, promozioni a parte. Arrivando nel Lecchese, la Tamoil vende la verde servita a 1,72. Alla Esso saliamo a 1,76, fino agli 1,80 della Q8. Centesimi di differenza, che si trasformano in euro moltiplicati per il pieno del serbatoio. Quello che non si comprende è il motivo per cui allontanandosi dal confine e dalla fascia nord della Lombardia i prezzi del carburante scendono visibilmente: in Emilia, sulla statale Porretana, per fare un esempio, il fai da te non arriva a 1,70. Stessi gestori, stesse accise, stessa materia prima: prezzo differente, al ribasso. Va detto tuttavia che l’utente comasco, come è noto, questi confronti non sta a farli, perché la carta sconto benzina livella ogni disparità. Chi risiede in fascia A, quella maggiormente agevolata, risparmia 18 centesimi al litro: la paga quindi 1,57, ma parliamo sempre del fai da te. Il servito non scende sotto 1,67.

Nei fine settimana, ormai quasi tutte le compagnie petrolifere stanno lanciando campagne sconto della benzina: fino a 16 centesimi in meno al litro sul servito, che per i residenti si aggiungono alla carta sconto. In questo caso, il risparmio diventa davvero interessante. Quei 18 centesimi della carta sconto, sono infatti pagati dalla Regione, a sostegno dei gestori di stazioni di servizio che pativano al concorrenza svizzera.

Quindi nessun interesse a tenere calmierati i prezzi di un prodotto che l’utente acquista comunque a un prezzo vantaggioso, consentendo al benzinaio di non dover applicare politiche concorrenziali. Alcune catene di grande distribuzione, con punti vendita anche comaschi, si stanno attrezzando con promozioni al contrario: ogni venti euro di benzina, un buono sconto da due euro da spendere al supermercato.

Il dieci per cento, meglio di niente, a patto però di essere clienti, e di spendere almeno 40 euro. Calcolatrice alla mano, e senza fare troppa fatica, investire mezzora per andare appena dopo la frontiera a fare il pieno, continua ad essere la soluzione più conveniente. Magari non solo per la benzina, ma anche per quei generi alimentari su cui la Svizzera applica prezzi più bassi, o che arrivano da produzioni interne.

di Paola Pioppi