Mandello 15 maggio 2012 - Fulmini e bufera in alta quota non fermano Mario Panzeri, l'alpinista di Mandello a caccia del quattordicesimo ottomila sul Dhaulagiri in Nepal. Il maltempo sembra non dare tregua alla spedizione, ma Panzeri è tornato ancora una volta in alto nonostante le cattive condizioni della montagna, in attesa di una "finestra" che gli permetta di salire verso gli 8.167 metri della vetta.

«Tempo terribile, con fulmini che davano la scossa sulla schiena», ha fatto sapere l'alpinista con un messaggio. Con una lunga ed estenuante scalata Panzeri e il gruppo formato da Marco Confortola, Giampaolo Corona, Oscar Cadiach, un altro spagnolo e due cechi è riuscito a raggiungere le tende del campo 2. Una salita iniziata alle 6 del mattino che, a causa delle condizioni della montagna, è terminata solo alle 15.30, quando gli scalatori hanno finalmente trovato rifugio nelle loro tende. Domani le previsioni indicano vento debole con qualche occhiata di sole. Le speranze sono legate al 17 maggio quando finalmente le nubi dovrebbero lasciare la montagna e aprire la strada verso la vetta. Per ora il gigante himalaiano non ha concesso chances agli alpinisti che hanno dovuto lavorare molto per portare in alto i materiali. Dall'inizio della spedizione Mario Panzeri è salito a campo 1 cinque volte. Due volte a campo 2 e venerdì scorso, dopo aver raggiunto i settemila metri, è stato costretto a ritornare sui suoi passi ancora una volta per le difficili condizioni della montagna.

«Nevica forte e c'è anche un bel temporale», hanno fatto sapere gli scalatori. Riconquistare le tende di campo 2 non è stato un lavoro facile e gli alpinisti hanno dovuto ritracciare la via nella neve alta. Domani il gruppo dovrebbe raggiungere campo 3 e se tutto andrà secondo i piani domani notte partirà l'attacco alla cima.